Verona vince meritatamente dopo un’ora e mezza di gioco e riconquista la vetta della classifica.
La squadra di Emanuele Zanini ha giocato bene ed ha sbagliato veramente poco, dimostrandosi molto puntuale in tutti i fondamentali.
Bene la battuta, incisivo e continuo il muro. Gli avversari hanno saputo amministrare dall’inizio il gioco, che in realtà è stato molto semplice: la determinazione e la tenacia di tutto il gruppo hanno fatto la differenza, togliendo ogni speranza ai nostri ragazzi.

Una partita da dimenticare, durante la quale coach Travica le ha tentate tutte, facendo ruotare i suoi uomini ed inserendo il palleggiatore Bozidis.
Ma la squadra veneta non poteva permettersi il passo falso, che avrebbe significato il + 4 per i vibonesi. L’ha fortemente voluta questa vittoria, l’ha cercata con tutte le forze e l’ha ottenuta.

Ora bisogna dimenticare in fretta la serata negativa, il campionato corre inesorabile e guai a mollare la presa.
Il gioco è ancora aperto, continuiamo a crederci, a lavorare intensamente, rimanendo uniti, senza demoralizzarci.

Il nostro sincero ed affettuoso ringraziamento va al gruppo di tifosi che da Vibo hanno raggiunto Verona in pullman, ai Vibonesi Sez-PD ed a tutti gli altri che si sono uniti dalle città del nord-italia.
L’amarezza per il risultato si unisce al profondo dispiacere per non aver potuto ripagare con il successo il sacrificio dei tifosi, che, nonostante l’andamento della gara, sugli spalti non hanno mai mollato ed hanno dato ulteriore dimostrazione di attaccamento alla squadra e di tifo caloroso ma corretto, impostato sul rispetto degli avversari e del pubblico locale.

Alle loro emozioni ed alla loro comprensibile delusione riteniamo di dover, oggi, dar voce.

Elia Serrao, Presidente Club G. Callipo: “Resta tanta amarezza per il risultato maturato a Verona e per l’approccio alla gara dei nostri ragazzi, che non è stato quello delle ultime partite. Il Verona ha giocato al massimo, mentre i nostri erano spenti. Li abbiamo incitati con tutte le nostre forze, fino alla fine, e forse, se avessimo vinto il terzo set, la partita poteva cambiare.
Ma quello che più ci ha scioccati è stato lo spettacolo sugli spalti, circa 500 militari in divisa con atteggiamenti e gesti antisportivi ci hanno insultati e hanno inquinato quella che doveva essere una bellissima festa dello sport”.

Tommaso Greco, Vibonesi Sez-PD: “Credo che il risultato e le percentuali dei singoli giocatori parlino chiaro. Purtroppo siamo entrati in campo timorosi e contratti, poco lucidi in difesa e con percentuali di ricezione perfette bassissime. Di conseguenza il cambio palla è diventato difficile perché eravamo prevedibili ed il muro avversario riusciva a sporcare numerosi palloni ed a rigiocare.
Verona, dal canto suo, ha fatto la partita della vita, difendendo molte palle impossibili e sfoderando un gioco tutto sommato semplice ma efficace. La Tonno Callipo ha peccato a muro ed a questa carenza tecnica si è aggiunta la mancanza di carattere della squadra, quel carattere che ci ha permesso di vincere 12 partite consecutive e che è stato determinate in alcune circostanze. Una citazione, nostro malgrado, la merita il loro giocatore simbolo e cioè Ramon Gato, è stato lui a giocare i palloni “che bruciavano” ed a conquistare i punti decisivi, esaltando la squadra veronese ed il pubblico.
Il loro pubblico, altra nota dolente della serata. Tra i 5000 veronesi, ai quali bisogna fare un applauso per l’attaccamento che hanno dimostrato verso la loro squadra, c’erano circa 500 militari in divisa arrivati con sette autobus, che hanno preso posto tra gli ultras del Verona guidando addirittura il tifo.
Sentirli cantare CHI NON SALTA VIBONESE E’ ci ha sorpresi e delusi, perché da un militare in divisa, che rappresenta tutta la Nazione, non ti aspetti comportamenti del genere, ma al contrario ti aspetti che calmi le acque, ove ce ne fosse bisogno, e che sia al di sopra delle parti per non alimentare eventuali tensioni.
Nonostante tutto questo ed il risultato, a fine partita abbiamo applaudito e rincuorato i nostri ragazzi. Anche a Crema saremo con loro! ”.

Carmen Maduli
Addetto Stampa