QUEL CHE È BENE SAPERE E CHE FORSE NON TUTTI SANNO


Lettera aperta del presidente della Lega Pallavolo Diego Mosna


 


Ce l’abbiamo messa tutta.. e non soltanto venerdì nel corso dell’ultimo Consiglio Federale, ma sempre, da anni. In nome e per conto della Lega Volley, delle Società che rappresentano il vertice del nostro movimento, abbiamo sempre cercato un dialogo, un confronto, una unità di intenti per promuovere lo sport che tanto amiamo.


E così è finita in tragicommedia la peggiore riunione tematica di Consiglio Federale alla quale la Lega abbia partecipato negli ultimi anni. Si è evitato di affrontare il vero problema, cioè quello di una totale assenza di programmazione, limitandosi esclusivamente ad occuparsi di “politica”, quella peggiore, quella spartitoria e del “vivi e lascia vivere”. Così, impotenti, non potendo offrire altro che investimenti e programmi (per l’ennesima volta presentati in Consiglio Federale e non discussi, contrariamente a quanto scrive qualche giornale), abbiamo assistito ad uno scempio che incredibilmente il Presidente federale ha definito “opportunità”!


E’ stato spiegato più e più volte che l’arrivo di nuovi under 23 stranieri porterà via spazio ad altri stranieri, non agli italiani; ma la cecità e il malsano orgoglio di Magri hanno avuto il sopravvento su logiche di riduzione dei costi e sui più elementari principi di liberalizzazione della circolazione e del lavoro di atleti comunitari. Si pensi che a nostra precisa domanda nessuno dei partecipanti al Consiglio Federale (a parte i rappresentanti dei club di Serie A) e nemmeno Magri ha saputo quantificare gli under 23 stranieri tesserati in questo campionato e nel precedente e quelli italiani. Tuttavia Magri ha avuto la presunzione di voler fare approvare una norma della quale non conosce neppure la genesi!


In cambio di “concessioni federali” che sono previste dal codice civile e fanno parte delle moderne normative europee ci siamo impegnati a spendere milioni di euro per far crescere settori giovanili che rappresentano il serbatoio di tutte le nostre nazionali. Abbiamo iscritto i nostri giovani a campionati di serie per farli crescere, educandoli nell’imparare a perdere anche talvolta da quarantenni che non smettono mai. Treviso, con i suoi diciannovenni, ha vinto la B2, Montichiari la serie C, Trento, con una under 18, è retrocessa dalla B1, ma ha portato 5 suoi atleti in nazionale pre-juniores. E così dicasi, per Macerata, Vibo, Cuneo, Modena, Padova, Roma e tante altre associate, per non parlare di Castellana Grotte, fresca campione d’Italia under 16.


Ci siamo impegnati a sviluppare i settori giovanili, lo abbiamo fatto con coerenza e capacità, affidando il reclutamento e l’insegnamento ai migliori tecnici italiani. Questi sono i fatti concreti della Lega Serie A, quelli della Federazione vorremmo conoscerli.


Ci siamo anche visti rapinare due giovani campioni italiani Under 18 (i fratelli Matteo e Paolo Ingrosso) dalla  Federazione per dirottarli al Beach Volley. Per loro avevamo investito molte decine di migliaia di euro e non solo non siamo stati risarciti, ma attendiamo ancora una risposta o, forse, più esattamente, delle scuse dal Presidente Magri.


Così, dopo anni di investimenti e promesse non mantenute, abbiamo presentato un progetto (allegato alla presente) alla FIPAV: a fronte della liberalizzazione degli under 23 stranieri nel nostro campionato, proponevamo, in tre stagioni, di ridurre ad uno solo gli stranieri in A/2, offrendo la possibilità di equilibrare l’ingresso degli under 23 stranieri con l’inserimento a referto di altrettanti under 23 italiani. Ovviamente un accordo già discusso, che sembrava trovare, a parole, il gradimento del Presidente Federale e del suo Consiglio. In aggiunta avevamo proposto la riduzione delle squadre partecipanti al Campionato di Serie A2 (da 16 a 14) e uno studio per un eventuale riduzione anche di quelle partecipanti alla Serie A1. E che dire della proposta di fare partecipare il Club Italia ad un campionato di Serie B o A2 qualora ci fossero le prospettive tecniche?


Per arrivare a ciò avevamo richiesto di sospendere il ricorso al TAR che riguardava questo argomento e che difficilmente avrebbe avuto esito negativo perché la nostra richiesta, lo ripeto, è figlia, di normative europee, di un orientamento della FIVB e, in generale di una visione globale del mondo del lavoro e dello sport che tende, con i comunitari, ad abbattere barriere e retaggi all’interno della Comunità.


Quello che la FIPAV ha “inventato” per sbarrare la strada alla libertà è semplicemente vergognoso e non può essere accettato. In primo luogo perchè risulterebbe inapplicabile (un under 23 italiano in campo per ogni straniero è pura utopia); in seconda battuta perché, facendo diventare indispensabili modesti atleti che mostrano la carta di identità anziché tecnica e buona volontà in palestra, si assisterebbe al crollo del livello tecnico ed all’impennata dei prezzi degli under 23 italiani.


Abbiamo offerto su un piatto d’argento alla FIPAV la possibilità di lavorare seriamente al progetto giovani al nostro fianco, ma il suo Presidente (e ci piacerebbe conoscerne il motivo) l’ha respinta facendola passare sulla testa dei suoi consiglieri… impotenti e “muti” di fronte ai suoi dictat.


Adesso le Società di Serie A chiedono maggiore rispetto, per il proprio lavoro e per il pubblico che, sempre più numeroso mostra di gradire il volley di alto livello.


Vogliamo che in campo vada chi lo merita, chi ci fa divertire.


Vogliamo mantenere nel nostro Paese lo spettacolo più bello del mondo.


Vogliamo farlo con gli atleti italiani (ma chi garantirà il ricambio se le nostre Società smetteranno di investire nei vivai?) e con i migliori stranieri di ogni età.


Vogliamo ripensare al ruolo dei comunitari che, sempre per accordi presi, abbiamo considerato, solo in Italia, alla pari degli extracomunitari.


Vogliamo nel nostro Paese le regole che vigono in tutti gli altri.


Vogliamo un programma dalla Federazione e non conigli tirati fuori dal cilindro ad ogni riunione.


Una Assemblea servirà alle Società della Lega Maschile per rendere ancora più chiare le nostre idee, a rafforzare quanto sempre espresso all’unanimità, mettendo, noi si, ai voti ogni decisione. Esaltando il contraddittorio e la democrazia al nostro interno. Può affermare la stessa cosa il Presidente Magri? E’ certo di interpretare il pensiero dei suoi consiglieri? Dei suoi legali che per mesi hanno messo a punto un progetto diverso? E del suo Segretario Generale? Attendiamo risposte, ma intanto siamo pronti ad andare avanti per la nostra strada.


Il medioevo appartiene ad un’altra epoca, il nostro futuro ci impone una visione delle cose moderna ed europeista.


 


 


Di seguito si riporta l’estratto del nostro progetto condiviso con la FIPAV il 15 maggio 2009 in occasione di un incontro Lega/FIPAV a Roma e presentato al Consiglio Federale del 5 giugno u.s. che lo ha di fatto respinto.


  


 



PROGETTO PER UNA PALLAVOLO SOSTENIBILE


A seguito di quanto discusso in occasione dell’incontro FIPAV/Lega del 15/05/2009, di seguito si riporta la sintesi del progetto “Per una pallavolo sostenibile”, per il quadriennio 2009/2013.





















STAGIONE


2009/10


Squadre


Stranieri


in campo


Under 23


italiani


a referto


oppure


SERIE A1


14


4


1


Tanti under 23 italiani a referto, quanti sono quelli stranieri.


SERIE A2


16


3


2


 





















STAGIONE


2010/11


Squadre


Stranieri


in campo


Under 23


italiani


a referto


oppure


SERIE A1


14


4


1


Tanti under 23 italiani a referto, quanti sono quelli stranieri.


SERIE A2


16


2


2


 





















STAGIONE


2011/12


Squadre


Stranieri


in campo


Under 23


italiani


a referto


oppure


SERIE A1


12*


4


1


Tanti under 23 italiani a referto, quanti sono quelli stranieri.


SERIE A2


14


2


2


 





















STAGIONE


2012/13


Squadre


Stranieri


in campo


Under 23


italiani


a referto


oppure


SERIE A1


12


4


1


Tanti under 23 italiani a referto, quanti sono quelli stranieri.


SERIE A2


14


1**


2


 


Dalla stagione sportiva 2009/10 viene revocata la delibera che vieta il tesseramento di giocatori under 23 stranieri.


Dalla stagione sportiva 2009/10 il Club Italia parteciperà almeno al campionato di B2. Dalle successive stagioni si verificherà la possibilità di partecipazione alla B1 e successivamente alla A2 (se compatibili con il livello dei giocatori).


 


* La verifica della eventuale riduzione delle squadre partecipanti al campionato di Serie A1 2011/2012, verrà concordata tra FIPAV e Lega prima del termine della stagione sportiva 2009/10.


** La verifica della riduzione ad uno straniero in campo in A2 verrà concordata tra FIPAV e Lega prima del termine della stagione 2011/2012.