La Stamplast Martina Franca chiude in bellezza la stagione battendo i campioni d’Italia in carica dell’Itas Trentino, altra vittima illustre dopo Macerata e Piacenza. Gli ospiti (secondi in classifica ad un punto della capolista Macerata) hanno, però, lasciato ai biancoazzurri il tie-break in quanto forse volevano evitare di affrontare nei quarti di finale dei play-off lo spauracchio Treviso (ottavo) .La gara è stata bella, sia pur solo a sprazzi, sino al quarto set, poi nel quinto parziale l’Itas ha stravolto il sestetto che aveva iniziato il match. La partita era cominciata con la formazione ospite pronta a vestire i panni di rullo compressore tanto che già al primo time-out tecnico era avanti 2-8 grazie a tre muri vincenti ed a tre errori punto della Stamplast. Vissotto randellava sottorete con grande continuità mentre la battuta in salto creava scompensi alla ricezione di casa. Il vantaggio dell’Itas cresceva sino ad arrivare a dieci punti (6-16). Dal 10-20 in poi iniziava un’altra partita. La Stamplast chiudeva il parziale perdendo di nove ma dando segnali sia pur timidi di risveglio che divenivano sempre più evidente nella seconda frazione di gioco. Sul 2-2 dopo l’ennesimo errore di Valdir, coach D’Onghia lo sostituiva con Furtado. L’apporto del brasiliano era più scaramantico che sostanziale. La Stamplast sfruttando la fallosità di Vissotto sottorete andava a più quattro (8-4, 9-5). L’Itas però reagiva in maniera veemente e rimontava (10-11 con ace di Grbic). Da questo momento la partita saliva di tono agonistico ma anche tecnicamente. Sul 19-19 Trento si portava avanti di due (19-21 con attacco di Kazjsky e muro di Winiaski su Rodriguez). Trento sembrava avere la partita in mano quando volava sul 20-24 (ace di Vissotto). Data per spacciata la Stamplast risorgeva e rimontava punto dopo punto sino al 24 pari grazie ad un’ottima fase muro-punto. Il match si faceva vibrante con le due squadre che a turno avevano l’occasione per chiudere il set (due per Trento e quattro per Martina). Sul 30-30, Rodriguez scaricava la sua potenza in attacco e Valdir trovava addirittura il primo punto in attacco (sino ad allora era pervenuto solo in battuta). Nel terzo parziale l’andamento dell’incontro non mutava. Grande equilibrio sino al pari undici. A seguire Trento piazzava un break di sei a zero (11-17) sfruttando la coppia di palla alta Vissotto-Kazijsky. Come accaduto sul finale del set precedente, data per morta, la Stamplast riemergeva dal baratro e rispondeva con un contro-break di cinque punti (17-18). Il pareggio (20-20) arrivava con Valdir che seppur in ombra metteva a terra palloni decisivi. La battaglia sottorete diveniva senza esclusione di colpi e giungeva all’epilogo nuovamente ai vantaggi (Trento premiata, chiudeva 23-25 con Vissotto).
Nel quarto set gli ospiti cominciavano a cambiare i titolari. Prima per necessità (out Gbric per un problema alla mano destra, dentro Zaygadlo) e poi per scelta volontaria quando sul 6-5 entrava De Paola per Winiarski, sul 7-7 Della Lunga per Kazisky ed infine sul 13-11 Leonardi per Birarelli. La Stamplast ne approfittava. Coscione, gran partita la sua (10 punti di cui 4 in battuta, altrettanti in attacco e due a muro), trascinava la Stamplast portandola sino al 20-15. L’orgoglio teneva ancora su Trento (22-20) ma era un fuoco di paglia. Cernic e compagni si aggiudicavano il parziale addirittura con una schiacciata da posto quattro del palleggiatore biancoazzurro.
Nel tie-break calava repentinamente l’agonismo. Vissotto si faceva sostituire per problemi fisici e Trento spariva dal campo nonostante girasse con il vantaggio di 5-8. La Stamplast approfittava del calo volontario degli ospiti, fischiati dal pubblico di casa e chiudeva 15-12 . Alla fine applausi meritati per Cernic e compagni.

Ufficio Stampa – foto Donato Gasparro