“Leggo, da qualche settimana, sulla stampa locale, tante considerazioni in merito alla vicenda palazzetto, e mi sembra doveroso fare alcune precisazioni, senza alcuna polemica (tantomeno politica), limitandomi ad esporre fatti storici:

Investo nello sport cremasco da circa 15 anni, e credo di avere contribuito, sia personalmente che con la mia azienda, la Samgas, non poco alla crescita del volley a Crema, consentendo alla nostra squadra (la squadra di una città che non è la mia, ma cui sono profondamente affezionato) di disputare, partendo dalle categorie inferiori, 10 campionati di Serie A2 (il prossimo è l’11°) ed ai nostri ragazzi più giovani di avere un punto di riferimento sportivo importante in più, in città.

La questione palazzetto non è questione recente, nata due mesi fa: sorge oltre sette anni fa e si impone all’attenzione di tutti con urgenza più di tre anni fa, con l’inaspettata promozione della nostra squadra in A1; prendo atto che, nonostante la questione sia annosa, solo dopo la presentazione del progetto di Reima e Crema Volley, improvvisamente, saltano fuori altri progetti, peraltro non presentati pubblicamente e non ancora, a quanto letto, completati: oltre a non essere completi, questi progetti non identificano il soggetto committente. Mi chiedo, senza polemica, ma in modo sereno e costruttivo, per quale motivo, se esisteva davvero una reale volontà fattiva, questi progetti non siano stati presentati prima, dato che gli operatori del settore sapevano benissimo quanto la Reima, in questi anni, fosse alla ricerca di soggetti interessati a tale operazione.

In tutti questi anni, tutte le forze politiche, nessuna esclusa, sono sempre state concordi sul fatto che la città di Crema debba dotarsi di una nuova struttura polifunzionale; sia il Sindaco Ceravolo, nel corso del suo mandato, che il suo successore Sindaco Bruttomesso si sono impegnati pubblicamente a portare avanti il progetto per la realizzazione del palazzetto, sempre però sottolineando l’impossibilità per l’amministrazione di procedere di propria iniziativa per mancanza di fondi, chiedendoci di individuare i privati che potessero mettere sul piatto forze finanziarie.

Abbiamo quindi seguito, negli utlimi anni, questa strada e presentato un progetto insieme a Crema Volley, facendoci co-promotori dell’operazione ed indicando, sottolineo, “indicando”, una soluzione (Pierina e scambio volumetria Bertoni) che, ripetiamo ancora una volta, non è vincolante: se al privato viene indicata un’altra area dove realizzare il palazzetto ed offerta una contropartita economicamente valida alternativa alla volumetria della Bertoni, ben venga, purchè ciò, però, venga fatto: non ci si limiti a dire cosa non va, cosa perlatro apprezzabile, ma si proponga una alternativa concretamente realizzabile, se è vero, come è sempre stato detto, che tutti sono d’accordo che alla città serva tale opera. Le critiche al progetto è giusto che ci siano, però non si dica ai cittadini che ci sono altri progetti pronti per essere realizzati: per realizzare un’opera di questo genere serve un progetto, ovvio, ma servono soprattutto imprenditori (committenti) economicamente in grado e pronti a sostenere tali investimenti; se, com’è giusto, l’amministrazione deve vagliare altre soluzioni, che siano – queste – vere proposte, pronte per essere realizzate e non semplici parole. Il “concorso di idee”? Sono anni e anni che si parla del palazzetto, mi sembra che di idee ne siano saltate fuori a sufficienza …. Da anni si discute, da anni si conoscono le esigenze della città, si conoscono le uniche due aree destinabili al progetto, si conoscono i costi dell’opera: credo sia venuto il momento, di dire, con tutta onestà, se veramente si vuole dar corso alla realizzazione di un’opera su cui TUTTI si sono sempre detti favorevoli .

I progetti societari li abbiamo, ma dobbiamo confrontarli con quello che la città di Crema intende fare: mi auguro di scoprirlo presto, dato che è tanto, troppo, che se ne parla, ed io, sapete, ho anche una certa età….”

FIRMATO: Battista Mario Percivaldi