LA NEF CASTELFIDARDO: Pavan 5, Gilson 11, Paterniani, Komel 18, Moretti 27, Romiti (l), Pirri, Belcecchi 11, Formentini, Biagiola. N.e: D’Angelo,Giuliani. All. Graziosi Gianluca.
CANADIENS MANTOVA: Paolucci 5, Nagy 13, Benito 21, Barbareschi 17, Nemec 7, Walter 10, Zappaterra (l), Mazzonelli, Frosini 1. N.e.: Tognazzoni, Modnicki, De Marco. All. Marchesi Gian Andrea
ARBITRI: Puletti Francesco (Pg) – Gentile Andrea (Lt)
PARZIALI: 25-23 (27’), 25-23 (27’), 23-25 (26’), 22-25 (27’), 12-15 (21’)
NOTE – Spettatori 250 Battute vincenti: 7-8; La Nef , Canadiens . Battute sbagliate: La Nef 23, Canadiens 22; Muri: 9-9
CASTELFIDARDO – Chi la fa l’aspetti: La Nef aveva espugnato Mantova al tie-break, la Canadiens taglia le gambe a Castelfidardo nel momento in cui una vittoria avrebbe significato tornare in piena zona salvezza. Dal 2-0 al 2-3: premiata la crescita degli ospiti nel corso del match, “punita” oltremodo La Nef che non ha saputo sferrare il colpo del k.o. nel terzo set. Da un avvio contratto caratterizzato da diversi errori, si sblocca prima la Canadiens, che passa 5-8 al time-out, strappo ricucito da La Nef col turno velenoso al servizio di Belcecchi. Il primo vantaggio locale è sull’11-10, con Benito che spedisce out un paio di attacchi. E’ proprio il servizio a fare il bello e il cattivo tempo: Gilson dà fastidio a Mantova (13-10), ma le bombe di Benito mandano in crisi la ricezione La Nef (13 pari) e di gioco al centro se ne vede poco. Non è facile distendersi, la battaglia è serrata: il muro di Gilson e l’ace di Moretti consentono di costruire un + 3 prezioso (19-16), che La Nef difende malgrado la puntualità di Nagy e Barbareschi fino al settimo punto personale di Moretti che chiude il set col 60% .
Secondo set. La Canadiens ingrana subito la quarta mordendo al servizio con Nagy (2-7) e chiudendo i varchi a muro, La Nef sembra essere svagata, ma pian piano trova i colpi giusti con Komel e Belcecchi che la rimettono in corsa (10-11) rinfiammando il set. Nemec ristabilisce le distanze a muro su Komel (11-14) ma i fidardensi, pur fallosi al servizio, hanno il merito di rimanere sempre attaccati e l’errore arriva anche dall’altra parte; sorpasso sul 19-18, testa a testa finale in cui i muri di Moretti (21-20 e 23-21) sono adrenalina pura per La Nef che trema all’ingresso di Frosini (ace del 23 pari) ma in volata la spunta con un attacco sporco di Gilson. Mantova riprova a scappare nel terzo set (6-8); i margini sono più risicati e il copione si ripete con i locali che rincorrono fino all’aggancio a quota 22. Benito però è un cecchino micidiale nei due contrattacchi decisivi e la battuta di Belcecchi che esce di un niente riapre il match. In una sfida dagli equilibri sottilissimi interpretata a denti stretti, anche il quarto set è un concentrato di sussulti, con piccoli strappi da una parte e dall’altra e la parità che si dissolve sul 18 pari, con Nagy e Barbareschi chirurgici nel mettere giù le palle che contano e La Nef che sente tutta la pressione collezionando errori da cui non sono esenti neanche gli arbitri. La convinzione ritrovata mette le ali alla Canadiens, imprendibile sin dai primi scambi del tie-break (1-5) con La Nef scoraggiata. E’ con il cuore che Pirri e soci cercano di raddrizzare la “rotta” (8-9) ma per un ace azzeccato c’è un errore a seguire, mentre Mantova è lucidissima nel gestire il vantaggio.
La “cura” Marchesi continua a dare frutti, La Nef sciupa un’occasione colossale per riagganciare chi la sopravanza, ma la classifica è corta e tutto rimane possibile.