LA NEF CASTELFIDARDO: Gilson 8, Komel 15, Moretti 10, Formentini 5, Romiti (l), Pirri, Belcecchi 3, D’Angelo 9, Paterniani 2, Biagiola 4, Giuliani 3, N.e.; Pavan. All. Graziosi Gianluca.
NAVA GIOIA DEL COLLE: De Andrade Silva 17, Rizzo (l2), De Giorgi, Dias 18, Manassero 5, Rigoni 1, Polidori 9, Belardi 1, Giosa 13, Niero, Gatto (l). N.e.: Concina e Nuzzo. All. Canestracci George
ARBITRI: Prati Davide (Pv) – Amati Massimo (Tr)
PARZIALI: 18-25 (23’), 25-21 (24’), 17-25 (26’), 23-25 (31’)
NOTE – Spettatori 300; Battute vincenti: 6-4; Battute sbagliate: La Nef 18, Gioia 16; Muri: 4-14.
CASTELFIDARDO – Non c’è gioia per La Nef: quarta sconfitta consecutiva per i fidardensi che tuttavia mettono in difficoltà una Nava disorientata in qualche fase dalla girandola di cambi innestata dai locali. Gioia del Colle puntella il quinto posto sospinta da un carico di motivazioni maggiori e da fondamentali obiettivamente più continui e migliori. Sostenuta dal tifo di una ventina di rumorosi irriducibili, la Nava propone De Giorgi – Dias, Polidori – Giosa e Rigoni-Diogo con Gatto libero. La Nef cerca le motivazioni giuste inserendo in sestetto Formentini al centro con Gilson e D’Angelo in diagonale al regista Pirri, ma già sul 2-5 Mr Graziosi è “costretto” al time-out, dopo tre muri consecutivi di Gioia che smorzano subito le buone intenzioni locali. Il break di 7-0 che vede Polidori padrone sotto rete lascia il segno alla prima sospensione (3-8), tanto più che La Nef fatica a sbloccarsi ed incappa in frequenti errori senza riuscire a ridurre un ritardo che è ancora di sei lunghezze sul 10-16. Si cerca allora nuova linfa con la doppia-mossa: dentro Giuliani e Moretti rivoluzionando l’asse palleggiatore-opposto ed effettivamente qualcosa sembra cambiare (13-17), ma la risposta di Canestracci con l’inserimento di Niero e Belardi è efficacissima, dato che il centrale imbavaglia subito Gilson e il vantaggio ospite si ridilata (14-20). I lampi di Moretti non bastano a tenere in partita La Nef che si arrende al secondo tentativo di Gioia sulla pipe di Diogo. Nel 2° set Graziosi conferma Giuliani in regia e Moretti opposto (mentre di là c’è Manassero per Rigoni) ma il gioco stenta a decollare se non entra la battuta: il primo ace di Komel arriva sul 5-3, quando il conto degli errori è già a nove. Troppa discontinuità mentre Dias e Diogo ci mettono un “niente” a calzare la mano: due servizi taglienti del brasiliano valgono l’allungo sull’8-11. Sembra tutto in discesa per la Nava (13-16), che invece diventa improvvisamente più fallosa, facendo rientrare i locali sul 17 pari. Castelfidardo riprende entusiasmo, effettua il sorpasso (19-18) con Moretti, si distende col doppio ace di Komel (22-19) e trova nuove energie in Paterniani (per Belcecchi) e D’Angelo che subentra giusto per firmare l’ace del 25-21. Nel tourbillon di aggiustamenti, Manassero e Paterniani guadagnano la conferma nel 3° set, ma si ricomincia nel segno della continuità di Dias e Diogo. Gioia stacca i locali sul 6-12, piazzando un muro spietato su Moretti che ripassa sul 7-14 il testimone a D’Angelo. Il confronto sotto rete rimane comunque sbilanciatissimo a favore dei pugliesi (14-20) che soffrono solo a tratti in ricezione e gestiscono in scioltezza mentre La Nef colleziona errori: inevitabile l’l-2. Quarto set, ennesimo sestetto La Nef: stavolta c’è Biagiola in coppia con Komel. Ma imperversa Diogo: sul suo servizio, subito 0-3. La Nava cerca di amministrare, ma non fa i conti con l’orgoglio di Castelfidardo, che, sotto di quattro (12-16) non si arrende e consente di vivere un finale di parziale frizzante con le bombe di Diaz a piazzare lo sprint decisivo.