Ha un sapore strano, ma questo è lo sport. Nella terz’ultima di regular season, La Nef ospita (Palaolimpia, ore 18.00, arbitrano Prati e Amati) la Nava Gioia del Colle: una sfida che un anno fa è valsa il salto in quell’A2 da cui i fidardensi sono già matematicamente tagliati fuori, mentre gli avversari cercano la posizione migliore in ottica play-off. Se questa è la premessa, la conseguenza logica è che va trovata la ‘chiave’ per interpretare il match. «Abbiamo di fronte due partite interne toste che vanno affrontate con la tensione e gli stimoli giusti – ammette coach Gianluca Graziosi -. E’ logico che squadre in corsa per un obiettivo importante ne abbiano più di noi, ma mi scoccerebbe parecchio non lasciare al pubblico locale, che ci ha seguito con grande entusiasmo in questa avventura, un buon ricordo di noi; per cui ci tengo particolarmente che la squadra dia il massimo con orgoglio e con la volontà di chiudere in crescita, dimostrando che nel girone di ritorno siamo stati effettivamente da serie A ». Il test infrasettimanale con gli sloveni del Salonit Anhovo Kanal è stato utile sotto vari aspetti: per riprendere ritmo dopo la sosta del week-end scorso e per individuare i giocatori più motivati: non sono escluse, in tal senso, sorprese nel sestetto che partirà titolare. E a proposito di roster, Gioia del Colle, a lungo alle prese con vari problemi fisici, si annuncia stavolta al gran completo: è rientrato Dias e – per dirla con Graziosi – «cambia tanto, perché è il punto di riferimento che si va ad affiancare a Diogo, due grandi martelli» Primatista in fatto di tie-break (ben 14 disputati, di cui 9 vinti), la grande costanza nell’andare a punti ha issato la Nava di Mr Canestracci fino al quinto posto, da difendere in questo rush finale dall’attacco di Isernia.