Prosegue la politica dei giovani in cui la Pallavolo Cavriaghese crede da anni e che sta sviluppando con sinergie sempre più forti e consolidate assieme a varie società del panorama pallavolistico reggiano e non solo.
Dopo l’inserimento in prima squadra di Andrea Gabrielli, giovane nato nel vivaio giallonero e sbocciato definitivamente con la promozione nella squadra che disputerà il prossimo campionato di A2, è un altro ragazzo che ha svolto tutta la trafila nelle giovanili del club di via Pianella ad essere salito di grado per fare parte della truppa di coach Massimo Dagioni.
Valerio Carboni, è questo il nome del giocatore che avrà il compito, in qualità di secondo libero della squadra, di svolgere il ruolo di vice del titolare Max Prandi.
Classe 1984, lo scorso anno Valerio si è distinto per le sue ottime qualità giocando da titolare un ottimo campionato di B2 a Campagnola, proprio in compagnia di Gabrielli, compagno inseparabile anche nelle passate stagioni nelle formazioni in cui Cavriago ha scelto di farlo crescere per arrivare sino al traguardo della serie A2.
“Un’emozione indescrivibile, ma sono pronto per lavorare con grandi giocatori e imparare tanto da loro e da coach Dagioni” – racconta un Carboni emozionato, ma comunque consapevole di ciò che lo aspetta.
“E’ un sogno che si avvera, ma anche un’occasione importante per fare un ulteriore salto di qualità in termini di esperienza, fisicità e capacità tecniche.
Ho tanta voglia di imparare, soprattutto con un ragazzo di grande talento come Prandi, che ammiro molto per le sue capacità e la sua voglia di fare, pur essendo così giovane.
Sono cinque anni più “anziano” di lui, ma sono io quello che ha tanto da imparare da un giocatore così”.
Cavriago il sogno, e allora raccontaci com’è nata questa avventura…
“Ho cominciato a giocare a pallavolo nei centri di avviamento del Giovolley quando avevo poco meno di 10 anni, poi sono entrato nel settore giovanile di Cavriago, dove ho giocato sino a 18 anni nelle varie categorie, giocando nel ruolo di centrale, una rarità per un mancino come me.
Da quel momento è cominciato un percorso, grazie al lavoro svolto dalla società per valorizzarmi in squadre che potessero garantirmi di giocare e crescere tanto in prospettiva, cominciato in serie D nelle fila della Tecnocilindri Pieve, dove ho cominciato a giocare nel ruolo di libero, su suggerimento di Alessandro Lancetti, e da lì non ho più smesso di amare questo ruolo.
Lì ho conosciuto Andrea (Gabrielli, ndr) e con lui ci siamo poi ritrovati nella formazione mista tra Bassa Reggiana e Cavriago, dove abbiamo giocato due anni in serie C (nel frattempo Valerio aveva disputato un altro campionato di C nelle fila della Comir Rubiera).
Un periodo importante sotto la guida di Corrado Marchi, poi un ulteriore salto di qualità è avvenuto quando nell’estate 2007 sono passato a Campagnola, e da titolare abbiamo conquistato la promozione in B2.
Ho avuto modo di lavorare con un maestro straordinario quale James Costi, e ci siamo tolti la grande soddisfazione della salvezza in B2, prima della chiamata di Cavriago”.
Conosci l’ambiente, e presto anche i tuoi nuovi compagni.
“Su quello che rappresenta questa società per me c’è davvero poco da dire. Tutti conoscono la serietà di un club composto da veri appassionati e da tanta gente che lavora nell’ombra e che aiuta a mantenere grande questo progetto.
Alla lunga questo paga e penso che tanti giocatori vengano volentieri a Cavriago perché sanno quanto si sta bene in questo ambiente. Sono molto felice di ritrovare un amico come Gabri e anche tanti giocatori che apprezzo dal punto di vista umano e tecnico, come Luppi, Astolfi e Bassoli, che conosco da quando ero ragazzino.
Penso che anche il gruppo di stranieri sia molto valido e sono pronto a ricevere le bombardate di Hrazdira & company. Insomma, ho messo in conto i lividi sulle braccia…”.