Campionato Nazionale Serie A2 maschile

7a giornata

Domenica 21 novembre ore 18,00

Segrate, Palazzetto Via XXV Aprile

Volley Segrate 1978 – CheBanca! Milano 0-3

(26-28, 21-25, 19-25)

CheBanca! Milano:

Insalata (K) 11, Di Manno 13, Mattera 3, Janusek 13 , Vajra 6, Jago 12 , Robbiati , Angelov , Daolio, Vecchiato (ne) , Reggio (NE), Barsi, Durante (L).

1° Allenatore: Fumagalli Marco

2° Allenatore: Marchetti Mauro

2° Allenatore: Redaelli Massimo

Volley Segrate 1978

Cazzaniga 10, Temponi (Bruno) 11, Gallosti (L), Castellani 7, Guemart 1, Fontana (ne), Giglioli, Allettii 4, Caprotti (L2), Argilagos 3, Russo (k) 5, Bellini (ne), Canzanella 9

1° Allenatore: Ricci Daniele

2° Allenatore: Camperi Marco

Tutti pronti a Segrate già molti minuti prima dell’inizio di questo attesissimo match considerato il derby di Milano: le due squadre, entrambe neo promosse e provenienti dallo stesso girone di B1 della scorsa stagione, sono incitate dalle rispettive tifoserie, ben consapevoli che sarà necessario il loro sostegno per un evento che assomiglierà più ad una battaglia piuttosto che ad una partita.

Dopo un minuto di silenzio dedicato alle vittime degli incidenti stradali, riparte il fermento: in campo, per CheBanca! Milano, Mattera opposto a Di Manno, Janusek e Jago laterali, al centro Vajra e Insalata con Durante libero; per Segrate entrano Cazzaniga opposto a Guemart, Russo e Alletti al centro, Canzanella e Argilagos di banda e Gallosti libero.

Parte subito bene CheBanca! Milano con una tripletta di punti: muro punto su Cazzaniga, un’invasione avversaria e un ace di Jago: Ricci è già costretto ad interrompere il gioco. Interruzione molto utile visto che Segrate recupera subito il gap grazie a due ace di Cazzaniga. Al primo time-out tecnico il tabellone segna 8-6 per la squadra di casa. Rimane tale per qualche punto il vantaggio dei padroni di casa, aiutati anche da un tocco di fortuna. Sul 15-14 entra Daolio su Di Manno, ma è il saldo muro di Segrate a non permettere l’aggancio dei milanesi. Aggancio che avviene però sul 16 pari grazie ad un errore di Argilagos. Ed è ancora Jago con un ace a riportare in vantaggio la sua squadra, ma il favore viene restituito da Cazzaniga in battuta. Le due formazioni non hanno intenzione di mollare un colpo: entra Angelov in battuta costringendo all’errore in attacco i gialloblu, che subiscono un altro muro nel punto successivo: siamo 19-21 quando Ricci chiede il suo secondo time-out a disposizione. Segrate inserisce Bruno su Argilagos, ma è sempre Cazzzaniga a determinare le sorti della squadra riportando la parità. Sul 24 pari ci pensa Di Manno con un mani-fuori a procurarsi la prima palla set, e lo stesso fa sul 25 pari per poi andare in battuta. Chiude Mattera il set con un muro su Bruno, regalando il 28 esimo punto a CheBanca! Milano che esplode di gioia e liberazione.

L’inizio del secondo parziale sembra incredibilmente la fotocopia del primo: Milano parte fortissimo conquistando 3 punti, ma Segrate riesce subito a colmare il distacco, tenendosi a distanza fissa di -1. Rimane in campo Bruno su Argilagos e si va al primo time-out tecnico sul 6-8. Si intravede da entrambi i lati del campo un miglior gioco da posto quattro che viene sfruttato più frequentemente dai due palleggiatori. Sono due muri di Russo a riportare i segratesi in parità sul 11-11 ma ci pensa Jago, giocando con le mani del muro stesso, a riconquistare subito il vantaggio: Ricci inserisce Giglioli su lo stesso Russo. Si arriva sul 13-16 velocemente dopo 3 turni di errori in battuta consecutivi. Sul 14-17 Castellani rimpiazza Cazzaniga dopo un suo errore punto, seguito subito da un altro errore di Alletti: Segrate dà segni di cedimento e CheBanca! Milano ne approfitta. Sul 18-21 il gioco è interrotto perché Bruno rimane a terra, ma non é niente di grave e si ricomincia con lo stesso giocatore che resta in campo ad allietare il suo pubblico con gesti tecnici da applauso. I milanesi macinano un altro paio di punti con delle buone difese e si portano sul 20-24. Il primo set ball viene annullato da un muro di Alletti ma ci pensa Mattera con uno splendido muro a uno a mandare tutti in panchina a riposarsi.

E se “chi ben comincia è a metà dell’opera”, non si può dire che CheBanca! Milano non faccia di necessità virtù: la partenza è sempre grintosa, con Segrate che non molla ma è comunque sempre costretta a rincorrere. Ssiamo ancora 3 pari dopo pochi minuti in cui i milanesi hanno dominato. Sul 6-5 si intravede il primo break per i giocatori di casa ma al time-out tecnico è CheBanca! Milano ad essere in vantaggio 7-8. Volley Segrate inizia a faticare da posto 2, dove è rimasto in campo dal secondo set Castellani su Cazzaniga: il vantaggio acquistato da Milano, grazie ai suoi martelli stranieri, è di 2 punti. Entra Daolio a muro, ma inutilmente visto il turno falloso in battuta del suo compagno. Segrate prova anche il cambio di libero: entra Caprotti che fa subito bene, ma un errore di Canzanella regala un altro punto di distacco a CheBanca! Milano che si presenta con +3 al secondo time-out tecnico. Da questo momento si lotta con il cuore su ogni pallone, senza esclusione di colpi, procedendo di pari passo con Jago che sale in cattedra a trascinare i suoi, seguito da Insalata che non fa passare più niente: siamo sul 16-21. I padroni di casa, incitati dalla curva, calano leggermente di concentrazione, concedendo palloni più facili da chiudersi per CheBanca! Milano. Sul 18-24 Janusek tenta il colpo dalla linea dei 9 metri ma sbaglia tirando troppo forte. L’ultimo punto è chiuso da Jago che, non riuscendo a metter giù la prima palla, tira la seconda di prima intenzione ancora più forte bucando il terreno e mandando in estasi il pubblico del Consorzio Vero Volley accorso a sostenere ala propria squadra.

Coach Fumagalli, ovviamente contento della prestazione dei suoi, così commenta: “Quello che ha fatto la differenza è stata la fase di cambio palla. I nostri schiacciatori questa settimana hanno risposto esattamente alla chiamata che era loro stata fatta. Avevo chiesto anche un risultato per poter lavorare serenamente anche nelle prossime settimane e così è stato. Vorrei inoltre fare una menzione particolare per Cauteruccio, oggi costretto in tribuna per decisioni logistiche dell’ultimo minuto, più che altro preventive. Andrea, come atleta e come uomo, è un esempio per tutti i giocatori di pallavolo”.