Dopo la sconfitta casalinga contro Padova, capitan De Giorgi appare rammaricato per l’ennesima occasione fallita, pur invitando i suoi a non mollare e a dare tutto in questo finale di stagione.

Michele, vista dal campo, come ti è sembrata la gara contro Padova?

“Padova è una compagine che meriterebbe più punti di quelli che ha in classifica; è un team allestito per ritornare in A1 e in questa fase del campionato sta esprimendo al meglio le sue potenzialità. Non era quindi, se vogliamo, una gara semplice da affrontare. Va detto però che in tutti i set siamo sempre partiti bene; nei primi due parziali fino ai sedici-diciassette punti siamo stati incollati ai veneti. Poi, come sempre è avvenuto in questa stagione, ci disuniamo e non riusciamo a giocare con serenità i punti decisivi. Questo limite, che ci portiamo dietro dall’inizio della stagione, si è evidenziato in maniera eloquente nel terzo set. Conducevamo per 24 a 21 e, ciononostante, subendo un parziale di 6 a 1, siamo stati sconfitti. Nel corso del campionato se rivediamo i tabellini, i set persi ai vantaggi dopo aver condotto fino ad arrivare a set-point son stati tanti. Questo mi fa dire, da un lato che questa squadra ha delle potenzialità, altrimenti non sarebbe arrivata spesso in quella situazione di punteggio, ma dall’altro che il nostro è prettamente un problema psicologico a cui non siamo ancora riusciti a trovare rimedio.
Mi preme esprimere il mio rammarico, e quello dell’intera squadra, per un pubblico, quello di Gioia del Colle, che non merita sicuramente certe prestazioni e questa situazione di classifica. Possiamo solo assicurare il nostro massimo impegno nelle ultime gare, perché non tutto è compromesso”.

Dall’alto della tua esperienza come vedi il gruppo e quali reali prospettive ci sono per il futuro prossimo della Nava Gioia del Colle?

“Quando si subiscono parecchie sconfitte l’umore non può certo essere dei migliori. La nostra squadra è formata però da elementi che hanno disputato dei campionati di vertice la scorsa stagione(Tomasello, Tomassetti, Rigoni, Gadnic, Hotulevs n.d.r. ), e da giovani promettenti. Credo che tutti abbiano una gran voglia di uscire da questa situazione per salvare la stagione.
Ogni risultato però va ottenuto lottando; nessuno ti regala niente, e son sicuro che andando avanti ogni gara si trasformerà in una corrida. Se però centriamo l’obiettivo minimo dei play-out, i giochi si riapriranno. La post-season, in genere, è un campionato a parte”.

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