“Non ha funzionato niente e non c’è niente da salvare di questa trasferta in Molise”. Non nasconde la propria delusione il presidente Italo Vullo. Sono passati pochi minuti dalla fine della gara contro Isernia e la Quasar ha appena iniziato il lungo viaggio di ritorno in Versilia. L’analisi del massimo dirigente non può non essere fortemente segnata dal rammarico per la prova incolore della sua squadra.
“Abbiamo avuto problemi alla vigilia per le condizioni fisiche di Bratoev – continua il presidente Vullo – Valentin aveva sofferto tutta la settimana per un fastidioso mal di schiena, Cretu lo ha provato in riscaldamento ma poi ha deciso di non rischiarlo, se non a gara in corso ed in caso di necessità. Questa però non può essere una giustificazione per una sconfitta brutta e senza attenuanti. Molte altre squadre nel corso della stagione hanno dovuto affrontare situazioni critiche, infortuni e, comunque, hanno trovato il modo di lottare e di strappare punti importanti. Noi, invece, ad Isernia abbiamo perso molto male. Siamo rimasti in gara fino a che Rodrigues è andato bene in attacco. Quando, invece, Leo è calato tutta la squadra è andata in difficoltà. Abbiamo servito molto male e non abbiamo toccato abbastanza a muro. Non siamo andati male in ricezione, ma solo con Prandi e Fenili, mentre per il resto abbiamo subito troppo anche in questo fondamentale, subendo ace anche su flottante. Se a questo aggiungiamo che abbiamo chiuso con il 49% in attacco contro il 63% dei nostri avversari, direi che c’è davvero poco da aggiungere su una gara che ci ha visto giocare alla pari solo nel primo set. Una partita che ha messo a nudo ancora una volta tutti i nostri limiti tecnici e caratteriali. Limiti che dobbiamo affrontare con decisione e superare per raggiungere l’obbiettivo della salvezza che è prioritario ed importantissimo per il nostro progetto”.