Sono felice. D’accordo, è una situazione psicologica normale quando centri un grande obiettivo per il quale hai lavorato mesi e mesi e tutto ciò che è
successo lo vivi al meglio. Però la felicità che mi porto dentro in questo
momento è figlia di una serie di sensazioni e di emozioni che pensavo,
immaginavo di provare ma, mai come stavolta forse la teoria è decisamente
diversa dalla pratica o meglio realtà. Alla vigilia della sfida scudetto sono
entrato nel tunnel di una attesa quasi spasmodica di una città intera. Parlavo di aria frizzantina che riscontravo concretamente girovagando per Cuneo.
Anticipavo e spero di averlo fatto nella maniera più giusta, la grande vigilia
di chi inseguiva un sogno da anni e che affidava questa speranza tricolore ad una squadra, al suo allenatore, a tutto lo staff tecnico per meglio dire ad un gruppo che ha sempre sentito l’affetto e l’amore dell’intero ambiente durante la lunga stagione sportiva. Speravo , e neanche tanto segretamente di far entrare definitivamente Cuneo nella storia della pallavolo.
Ci sono, no è giusto ribadire che ci siamo riusciti. Però, a distanza di un
giorno, forse due (il tempo, credetemi, per me è come si fosse fermato) dal
trionfo di Bologna il prima ed il dopo vanno sempre più a braccetto. Non posso, non so descrivere le emozioni che il popolo cuneese sta regalando a me e a tutta la squadra. Tutto ciò che ho vissuto durante il meraviglioso V-Day (a proposito: e no perchè abbiamo vinto. E’ stato uno spettacolo straordinario, da ripetere) è qualcosa di speciale ed è sicuramente molto lontano anche dalla mia più ottimistica previsione.
Sono felice e tutto ciò che sto vivendo devo sicuramente (nel mio cuore, nella mia testa l’ho già fatto dal momento in cui è caduta l’ultima palla) dividerlo con chi è stato capace di tagliare il traguardo dello scudetto. Una sorta di torta-emozioni e ringraziamenti che va divisa in parti uguali con la squadra, con il mio staff, con la società che è sempre stata presente ma senza mai far pesare l’inseguimento al grande sogno. Adesso voglio ringraziare tutti per l’ennesima concreta dimostrazione di affetto e la tanta sportività messa in atto durante la sfida contro Trento, contro un avversario che merita applausi e l’onore delle armi.
Da domani sarà già tempo di rimboccarsi le maniche e guardare oltre l’attualità. E sarà facile, però puntare diritto al nuovo progetto perchè lavoreremo ancora una volta tutti insieme.
Grazie

Alberto Giuliani