Nava Gioia del Colle – Pallavolo Padova 0-3
(18-25; 21-25; 25-27)

Nava Gioia del Colle: Viva (L), De Giorgi, Cetrullo 6, Hotulevs 9, Tomasetti 1, Rigoni 5, Antanovich 8, Niero 1, Gadnik 7, Del Vecchio, Tomasello, Gemmi. Non entrati: Pagotto (L). Allenatore: Jorge Cannestracci.
Pallavolo Padova: Garghella (L), Tiberti 2, Cricca 7, Koshikawa 12, Polidori 7, Barcala 15, De Marchi 13, Busi, Tovo, Kubiak. Non entrati: Maniero, Gottardo, Zingaro (L). Allenatore: Paolo Montagnani.
Arbitri: Gentile-Astengo.

La Pallavolo Padova torna in campo dopo la lunga sosta dovuta alle finali di Coppa Italia e al successivo turno di riposo del girone di ritorno. In casa Gioia del Colle non c’è l’esordio dall’inizio dell’opposto sloveno Sasa Gadnik, elemento con buona esperienza e di indiscusso valore tecnico su cui punta molto il tecnico argentino, soprattutto per le fasi di ricostruzione del gioco su palla alta. Al suo posto il tecnico si affida a Leano Cetrullo, autore di una buona prova nella gara d’andata. Per il resto del sestetto le maglie da titolare sono ancora di Antanovich e Rigoni in banda, Hotulevs e Tomassetti al centro e Viva nel ruolo di libero. I bianconeri – alla ricerca di punti per iniziare quella che dovrebbe essere la marcia di risalita della classifica – si affidano alla regia di Tiberti, ai centrali Cricca e Polidori (ex di turno), all’opposto Barcala e a De Marchi e Koshikawa in banda. Il libero è Andrea Garghella.
L’inizio del primo set è molto combattuto, tanto che il punteggio prosegue in parità fino al 12-12. Padova sbaglia pochissimo e Gioia del Colle soffre sul cambio palla, con Tiberti al servizio che mette in difficoltà la ricezione avversaria e con un Koshikawa in grado di mettere a terra quattro attacchi di fila (12-16). Anche De Marchi partecipa all’avanzata bianconera (13-19), complici quattro muri dei centrali patavini (16-23) che permettono alla squadra di coach Montagnani di chiudere il primo set con relativa tranquillità (18-25).
Il secondo set inizia sulla falsa riga del precedente, con i padroni di casa che cercano d’imporsi con Antanovich, sospinti dal pubblico di casa (5-5). Il sorpasso arriva sull’11-10, ma è qui che coach Montagnani chiama in panca i suoi per cercare di riorganizzare le idee dei bianconeri. Ancora una volta è con Tiberti al servizio che Gioia del Colle va in difficoltà. De Marchi e Koshikawa sono pungenti (12-14) ed è proprio col giapponese che si chiude a favore il secondo time out tecnico (13-16). Il ritorno dei padroni di casa però si vede al servizio, con i bianconeri che fanno difficoltà in ricezione (19-20). Il recupero però è solo un’illusione: stavolta ci pensa Barcala al servizio ad aumentare le distanze (21-23) ed è con l’ace di Cricca su servizio jump float che si chiude anche il secondo set a favore dei veneti (21-25).
Il terzo set è il più sofferto, ma alla fine si dimostrerà il più bello, il più vissuto. Gioia del Colle parte bene, tanto che i bianconeri faticano a tener testa a Cetrullo & C. De Marchi continua a tenere alta la bandiera patavina e grazie all’attenzione in fase di ricostruzione, Padova arriva addirittura a portarsi in vantaggio. Sarà un continuo capovolgimento di fronte, con i padroni di casa però che prendono il comando e si portano sul 24-22. Quando tutto sembra destinato a proseguire al quarto set, Padova tira fuori la grinta e diventa “micidiale”, così come affermerà Montagnani a fine gara. Nonostante il debutto di Gadnik in questo set, Padova è micidiale al muro, a livello di attenzione. Così l’ex di turno Polidori e l’attenzione in attacco di Barcala, De Marchi e Koshikawa, permettono a Padova di stravolgere il risultato chiudendo sul 25-27.

Paolo Montagnani (coach Pallavolo Padova): “Rapidi, silenziosi e micidiali. Sono felicissimo per questa vittoria. Non tanto per i punti e per la vittoria in sé, ma soprattutto perché oggi questa squadra ha dimostrato di credere in se stessa e in uno stile di gioco che in queste settimane abbiamo cercato di creare e fare nostro. Quello di oggi era un avversario tosto e nel terzo set abbiamo fatto un miracolo”.

Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Pallavolo Padova