Daniele Capriotti era stato designato dalla società pentra per ricoprire il ruolo di assistant coach di Cannestracci, purtroppo motivi personali l’hanno costretto a rinunciare all’incarico con sommo dispiacere.

Lettera inviata da Daniele Capriotti alla Fenice Volley Isernia.

Caro Nico, cara FENICE VOLLEY ISERNIA, Volevo inviarvi queste due righe qualche giorno fa, ma purtroppo sono stato preso e sono impegnato quotidianamente da quelle stesse motivazioni che mi hanno costretto a rinunciare ad una delle più belle, entusiasmanti, motivanti occasioni della mia attività pallavolistica e non solo, considerata la forte empatia che mi ha immediatamente legato alle persone conosciute in quel lasso di tempo lungo quasi come un lampo trascorso ad Isernia una ventina di giorni fa. Colgo questo attimo di calma innanzitutto per ringraziarvi tutti per l’opportunità che mi avete dato; ringrazio te Nico per la fiducia, la stima e soprattutto ,la passione e la trasparenza che mi ha coinvolto; ringrazio di riflesso il Presidente e la pallavolo Isernia TUTTA: dai dirigenti conosciuti per un attimo a quelli ancora non conosciuti; ringrazio te Giorgio. E dispiaciuto, rammaricato e un po’ triste nel non poter partecipare insieme a voi a questa bellissima avventura volevo inviarvi gioiosamente il mio più GRANDE IN BOCCA AL LUPO per la stagione. Per i momenti belli e quelli meno belliche grazie alle vostre grandi risorse affronterete di certo vincenti. Vi seguirò come fossi uno di voi. E come si diceva in un vecchio film: “Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle.” Uno scrittore diceva: Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura. Brida Bhe di certo, considerando la vostra cura, la vostra dedizione e il vostro calore, il giardino da voi curato sarà di certo uno spettacolo per gli occhi e per il cuore.

Grande AVVENTURA.

Con affetto
Daniele Capriotti