In casa M.Roma è tutto pronto per affrontare la settima giornata di campionato; giornata che vede opposte Roma e Latina, le due squadre laziali, in un match che ormai è diventato una sorta di derby. Sabato 5 novembre alle 20,30, al Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano, quella tra M.Roma e Latina è la partita che precede la lunga sosta del campionato, sosta che si protrarrà fino all’8 dicembre per gli impegni della nazionale. Inutile dire che per le due squadre la partita del Palazzetto è molto sentita, anche se in questo momento, lo è di più per la M.Roma, che dopo un avvio molto complicato ha rialzato la testa ed ha infilato tre vittorie consecutive. Ma con Latina c’è bisogno di conferme, e in caso di successo, il sorpasso in classifica sarebbe una forte iniezione di fiducia.

Lo sa bene anche il palleggiatore della M.Roma, Dante Boninfante, che vede così la gara di sabato: “Ci sono molti fattori da considerare, primo fra tutti il livello di gioco di Latina, che è sicuramente alla nostra portata, d’altra parte però, rispetto alle ultime partite giocate, credo che il confronto con i pontini sia il test più duro. Latina – continua il palleggiatore – ha dimostrato di essere in un buono stato di forma, è riuscita a strappare un punto a Cuneo, quindi dovremo impegnarci al massimo per portare a casa il risultato”.

Fortunatamente anche la forma della M.Roma è molto migliorata. I giocatori hanno acquisito ritmo partita e un feeling maggiore nel gioco di squadra e questo si è notato anche in campo: ne è una prova la prestazione convincente contro San Giustino, che ha confermato quanto Boninfante si sia integrato nel nuovo gruppo: “In effetti per un palleggiatore è un po’ più difficile entrare in sintonia con il resto della squadra, nonostante ci siano degli automatismi; basta cambiare un paio di pedine e bisogna ricominciare da capo. Il gioco si sviluppa in maniera diversa e bisogna adattarsi nuovamente.”

Boninfante ha poi parlato della “svolta” di questa stagione: “La vittoria a Vibo – ricorda – è stata importantissima, soprattutto perché conquistata a casa di un avversario difficile e su un terreno non facile, dove durante l’ultima giornata la stessa Macerata è stata sconfitta. Credo che il nostro successo sui calabresi sia stato un segnale forte; di certo non avevamo tanta in fiducia, perché eravamo reduci da 3 sconfitte consecutive, però abbiamo dimostrato di avere voglia di vincere: non abbiamo più parlato di obiettivi ma rimaniamo concentrati, sperando di riuscire ad esprimere al meglio il nostro gioco”.

Obiettivi che rimandano alla qualificazione in Coppa Italia, vero traguardo da raggiungere in questa stagione, come ricordato anche da Giani e Mezzaroma, e ad un buon piazzamento in campionato anche se, come sottolinea Boninfante, il sistema a minigironi, che quest’anno si userà nei playoff, non rende indispensabile un piazzamento nei primissimi posti della classifica, anche perché la squadra non è ancora attrezzata per dar battaglia alle prime quattro della classe.

Dopo lo scoglio Latina, la M.Roma dovrà affrontare un altro problema, quello della lunga sosta. Secondo Boninfante però, la formazione ha ormai ingranato: “ Il problema – dice infatti l’atleta – si presenterà solo a livello fisico. Il gioco ormai è stato impostato: avremo già disputato sette partite e questo ci darà modo di integrarci. In realtà non so neanche io cosa aspettarmi, è la prima volta che mi assento un mese a campionato in corso: c’è da mettere in conto anche lo stress che il torneo porterà a noi convocati. Inoltre rientreremo il 4 di dicembre e la nostra prima gara è fissata per l’8, fuori casa per giunta, perciò credo saremo un po’ stanchi ma non importa: stringeremo i denti!”.

Due parole anche sui giovani della M.Roma, che si stanno impegnando per dare il loro contributo alla squadra: “La Roma – conclude Boninfante – ha sicuramente possibilità di crescere, ha degli ottimi giovani. In questo momento Sabbi si sta distinguendo e io gli auguro di proseguire così e di fare un grande campionato, Maruotti è un bravo schiacciatore e Leonardo Puliti si sta impegnando moltissimo e può imparare molto; poi naturalmente c’è Ivan Zaytsev che, non lo scopro io, è davvero molto, molto bravo”.