Dopo De Togni, ecco Enrico Cester. Così, a meno di altri importanti colpi di mercato, la M.Roma ha arricchito notevolmente il reparto dei centrali. Il ragazzo, originario di Motta di Livenza, 23 anni, 204 cm di altezza, secondo gli addetti ai lavori è uno degli atleti più promettenti nel suo ruolo, destinato a crescere, ovviamente, considerando le sue ottime qualità tecniche. Come altri compagni venuti da Treviso, Cester ha iniziato proprio alla Ghirada, passando da una importante trafila nel settore giovanile alla convocazione nel gruppo della prima squadra, prima di affrontare un campionato di A2 a Città di Castello, uno di A1 a Loreto e l’ultimo nelle file di San Giustino. Cester è stato inserito nel pacchetto degli atleti da trasferire a Roma, anche se potrebbe rimanere in prestito per avere maggiori possibilità di giocare con continuità.

Chi ha fretta di conoscere il nuovo ambiente romano è Dante Boninfante, il palleggiatore trentaquattrenne di Battipaglia, il quale non ha nascosto la sua felicità di trasferirsi nella Capitale, dove è convinto di poter dare un contributo enorme per far crescere la pallavolo. “Sta nascendo una bellissima M.Roma. Questo – spiega il palleggiatore – mi fa ben sperare ed è in linea con quanto ho sentito dire in giro sui desideri e sulle ambizioni della società. Roma è Roma, inutile nasconderselo, e noi dobbiamo raddoppiare le forze per fare in modo che la pallavolo rubi un po’ di spazio al calcio. Dobbiamo sfatare il tabù che vuole difficoltà di gestione del volley in una grande città in cui imperversa il pallone. Mi pare – aggiunge Boninfante – che proprio la M.Roma, che ha incontrato una serie di difficoltà ambientali, sta dimostrando che la pallavolo, se fatta al vertice, non può essere considerato sport di seconda fascia”.
Boninfante ha il compito di armare le braccia degli opposti e degli schiacciatori. “Lo so – dice – il nostro è un ruolo delicato perché è più facile prendersi insulti che non applausi. Fino ad ora non ho avuto problemi a servire i palloni ai miei compagni di squadra, alti, a mezza altezza, da primo tempo. Mi sono sempre basato sulle caratteristiche dei compagni da fare attaccare. Con Cisolla mi trovo ad occhi chiusi, con Zaytsev, che sta migliorando di partita in partita e che in alcuni casi ha tirato la carretta da solo, non dovrei avere problemi. Se, poi, dovesse arrivare anche Fei allora potrei anche giocare con gli occhi bendati, visto che io e lui, almeno negli ultimi anni e come gioco, siamo stati un’unica cosa”.
Boninfante, che conosce Roma per esserci stato come turista, è sicuro che il pubblico della Capitale saprà essere protagonista e riserverà il giusto entusiasmo ad una formazione che, almeno in partenza, dovrà soltanto confermare di essere un collettivo collaudato. “Senza voler togliere nulla a chi ha giocato negli ultimi anni – conclude Boninfante – credo che così com’è stata composta la squadra ha più qualità. L’anno scorso la M.Roma è stata costretta a rinunciare ai suoi uomini migliori nel momento più delicato. Ad organico completo sono sicuro che questa volta ci sarà più spettacolo e maggiore divertimento”.