A volte ritornano.
Vuoi perchè a Reggio Emilia si sta bene, eccome, vuoi perchè a volte la vita ti porta a scelte che mai avresti pensato, anche solo pochi mesi prima.
Due anni dopo l’esperienza in maglia Edilesse Conad, Michele Grassano torna in terra emiliana per far parte della nuova Reggio Emilia di coach Luca Cantagalli.
E’ ufficiale l’accordo tra lo schiacciatore pugliese e il nuovo club cittadino, per una stagione 2012/2013 che si avvicina sempre più ed ora, con un tris di martelli come quello composto da Brad Lawson, Giorgio Barbareschi e appunto Miky Grassano, si può stare tranquilli.
“Sono felicissimo, da voi mi sento a casa” – la prima dichiarazione del martello di San Severo.
Si sente a casa come prima, anzi più di prima. Sì, perchè a Reggio ha conosciuto anche Giada (Ciarlini, che al tempo giocava nel Volley Reggio, ndr), che gli ha rubato il cuore ed è stata una componente importante per decidere di tornare nella città del Tricolore.
Per i pochi che non lo ricordassero, Michele Grassano è un classe 1986 (è nato il 22 maggio) di 196 cm d’altezza e grandi doti tecniche, che fa del fondamentale della ricezione la base delle proprie doti pallavolistiche.
Ritorna a Reggio Emilia dopo un anno in serie A1 a Vibo Valentia, con la quale ha giocato i concentramenti play-off.
Prima della stagione 2010/2011 in maglia Edilesse Conad, quella del miglior risultato della storia del club con l’ottavo posto finale e i play-off centrati con largo anticipo, Miky aveva vestito per due anni la maglia di Piacenza, con la quale ha vinto scudetto e Supercoppa italiana, oltre a conquistarsi la chiamata della Nazionale per i Giochi del Mediterraneo, vinti proprio dall’Italia.
In precedenza, tanta gavetta al sud tra Lucera, dove ha cominciato con le giovanili, passando per Ostuni, Noicattaro, Lavagna (prima esperienza al nord), Fasano e Molfetta.
“Ritorno a Reggio con tanta voglia di fare bene, gli stimoli sono importanti e voglio disputare un campionato da protagonista con questa maglia.
Lo sapete, da voi mi sono trovato benissimo e ritrovo una società seria e appassionata.
Non vedo l’ora di ricominciare”.