La vita è curiosa, perché sono proprio le piccole coincidenze a creare una notizia. Per molti anni, speaker ufficiale dei bianconeri è stato Andrea Meoni, straripante intrattenitore e fratello d’arte del palleggiatore Marco Meoni. Oggi il nuovo speaker dei patavini è Gianluca Garghella, giovane DJ che il 18 gennaio compirà 24 anni. Come molti avranno già capito leggendo il cognome, Gianluca è il cugino dello schiacciatore bianconero Andrea Garghella.
Come è nata la tua carriera come Gian G dj?
«E’ nata quasi per gioco nel marzo del 2011. Un mio caro amico mi aveva contattato per fare una serata in un locale di Padova. Da quel giorno il “gioco” si è fatto sempre più serio fino a diventare quasi un mestiere. In poco tempo ho fatto da dj in molti locali a Padova, Milano, Montegrotto Terme, Albignasego e anche Corfù. Da gennaio inoltre lavorerò con il gruppo ATW, che organizzerà eventi nei più grandi locali patavini con ospiti internazionali: sarà un bel banco di prova. La mia è comunque una passione e penso rimarrà tale. Sono al quinto anno di ingegneria aerospaziale e lo studio rimane la mia priorità»
Come è avvenuto il contatto con la Tonazzo Padova?
«Quando mio cugino Andrea ha sentito che Padova stava cercando un nuovo speaker, lo ha comunicato alla segreteria. Mi ha chiamato Stefania Bottaro e l’accordo è arrivato subito. In fin dei conti il PalaFabris è un po’ la mia seconda casa…»
Infatti tu hai avuto anche un trascorso da giocatore, vero?
«Esatto. Ho giocato con la Pallavolo Padova per tre anni, passando dall’Under 16 all’Under 18. Ho cominciato come centrale e poi ho fatto il libero, si vede che è una dote di famiglia… A causa di un infortunio sono stato a lungo fuori dal campo e così poi ho “rinunciato” ad un futuro da pallavolista. Anche perché Andrea è molto più bravo di me!»
Che differenze ci sono tra fare il dj in una discoteca e lo speaker al PalaFabris?
«Sono due cose differenti ma simili allo stesso tempo. La differenza sostanziale riguarda il pubblico a cui ti rivolgi. In una discoteca vengono tutti lì per ballare e scatenarsi. In una gara di pallavolo devi invece mediare alle esigenze di una platea eterogenea. Per tanti anni sono stato un ultras bianconero, quindi so che il pubblico patavino è giustamente molto esigente. Ricevo il testimone da due grandi professionisti come Andrea Meoni e Stefano Ferrari, due grandi professionisti che stimo e da cui ho imparato molto. Spero di vederli presto insieme al PalaFabris magari per fare una ola insieme!»
Che effetto fa leggere i nomi delle squadre in campo e trovare tuo cugino? Lui che ti ha detto?
«E’ un effetto particolarmente strano. Più di qualche volta stavo per leggere “Gianluca” e non “Andrea”! Il nostro è un bellissimo rapporto, siamo molto uniti e per me è un onore poterlo presentare. Oltre ad essere una grande atleta, è anche una grande persona. Così come il coach Valerio Baldovin, che a sua volta è stato il mio allenatore quando giocavo con l’Under 18. Quindi posso dire che si tratti di un doppio onore!»

Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Tonazzo Padova
www.pallavolopadova.com