#DRAGONS LUGANO – COPRA VOLLEY PIACENZA 2-3 (18-25, 25-22, 25-22, 33-35, 13-15)

#DRAGONS LUGANO : Brander, Gelasio, Del Valle Villalobos (L), Provenzano De Pra 20, Felicio De Jesus 8, Jakovljevic 34, Aguilera Armendariz 13, Sanders 1, Gotch 11. Non entrati Salas Moreno, Gimenez, Savic. All. Motta.
COPRA VOLLEY PIACENZA : Alletti 14, Marra, Poey Romero 25, Vermiglio 5, Papi 2, Ter Horst 9, Da Silva Pedreira Junior (L), Massari 14, Zlatanov 11, Tencati 3, Kohut 11. Non entrati Tavares Rodrigues. All. Radici.
ARBITRI: Dikmentepe Bayram – Muha Bruno.
NOTE – durata set: 24′, 27′, 27′, 35′, 16′; tot: 129′.

#Dragons LUGANO
Battute errate 16, Ace 8.
Ricezione 54% positiva, 28% perfetta
Attacco 51%
Muri 8

Copra Volley PIACENZA
Battute errate 16, Ace 12.
Ricezione 55% positiva, 27% perfetta
Attacco 52%
Muri 15

Lugano – Partita difficile e altalenante per la Copra Piacenza sul campo dei #Dragons Lugano: dopo un primo set a senso unico per Piacenza (18-25) il gioco dei biancorossi subisce un brusco calo nel secondo e terzo parziale, complice anche il gioco in esponenziale crescita degli uomini di coach Motta. Gli svizzeri mettono sotto pressione i piacentini soprattutto in battuta tanto che coach Radici, dal terzo set in poi, è costretto a inserire tutti i senatori di Piacenza per cercare di dare più solidità al gruppo.
Portati gli svizzeri al tie break, proprio lo zoccolo duro della Copra Piacenza darà del filo da torcere ai padroni di casa: è Tencati però quello che riesce a mettere maggiormente i bastoni tra le ruota grazie al suo turno in battuta e alle sue azioni a rete.
Nonostante la stranezza della partita solo una cosa è fondamentale: la vittoria al tie break consegna a Piacenza il secondo gradino della Pool A (Constanta 10, Piacenza 7, Roeselare 6) della 2015 DenizBank Champions League.
Radici conferma il turn over con Kohut per Ostapenko e Ter Horst per Zlatanov; quindi spazio a Vermiglio in regia, Poey opposto, Alletti e Kohut centrali, Massari e ter Horst schiacciatori con Mario Junior libero.
L’avvio è punto a punto, poi Massari subisce il muro del 5-3, ma è lo stesso schiacciatore a sfruttare il muro per il 5-5. Lugano torna avanti con l’ace nella zona di conflitto fra Mario Junior e Massari (’11-10), ma l’ace di Poey consegna il controsorpasso ai biancorossi. Vermiglio mura il 15-12 e Piacenza si porta al secondo tempo tecnico sul 16-12. La battuta di ter Horst mette in difficoltà gli svizzeri, quindi il muro piacentino regala il 18-12. Lugano si blocca e Piacenza vola sul 21-12 lasciando poi a Kohut il compito di chiudere sul 18-25.
Se il primo set è stato a senso unico per Piacenza, nel secondo Lugano scende in campo con le idee ben chiare e grazie a De Prà mette in difficoltà gli ospiti fin dalle prime battute. Dal 6-4 si passa velocemente al muro out di Piacenza del 16-10 con i biancorossi che risentono della battuta dei padroni di casa.
Il turno in battuta di ter Host, con avvio sul 16-11, riporta forza in casa Piacenza che innesca la rimonta: Vermiglio mura per il 16-14 con i piacentini sul –2. Bruno (muro 18-15) ma soprattutto De Prà (20-16) tornano a tenere a distanza gli emiliani che ritrovano solidità e forza con Massari sui 9 metri (ace 21-19) costringendo coach Motta a chiedere time out. De Prà conferma il + 3 (23-20) Poey spera in una rimonta (23-21) ma Jakovljevic chiude il set a favore di Lugano sul 25-22.
Terzo set più agguerrito con le due compagini che si sfidano al sorpasso fino al 5-5, poi Jakovljevic riveste i panni del matador piazzando a terra gli ace del 9-9 e del 10-9. Lugano allunga fino al 14-10 di Bruno: coach Radici chiede quindi time out e l’ingresso in campo di Papi e Zlatanov. Nonostante i punti di Alletti (muro 17-14) e Kohut (ace 17-16) l’aggancio agli svizzeri arriva solo grazie a Papi sul 18-18. Il pareggio dura però poco: Bruno (20-18) e De Prà (21-18) si caricano sulle spalle la propria squadra con l’obiettivo dell’allungo finale che viene centrato con la chiusura sul 25-22.
Quarta frazione con Lugano subito avanti con l’ace del 3-1. Poey (3-4) si mette in scia ma De Prà (9-7) e una serie di errori in battuta e attacco di Piacenza favoriscono i padroni di casa per il 12-9. Radici chiede time out sul 12-10 e la richiesta porta buoni frutti: Poey sui 9 metri spinge con l’ace del 12-11 che mette in confusione gli svizzeri troppo fallosi soprattutto in attacco e ricezione. Questi errori permettono alla Copra Piacenza di affiancarsi a Lugano sul 14-14. Prende il via un punto a punto serratissimo con le due compagini determinate a non cedere il campo all’avversaria: Jakovljevic e Bruno da un lato e Zlatanov, Tencati e Poey dall’altra. La svolta però arriva solo sul 33-34 del primo tempo di Massari e dopo 7 match point annullati a Lugano. Palla a Piacenza che chiude sul 33-35 del muro di Alletti.
Dopo l’iniziale vantaggio di Lugano (13 4-2) il tie break rivive il punto a punto finale del quarto parziale dal 5-5 di Poey all’8-9 di Zlatanov. Sono gli ace di Tencati (8-10 e 8-12) a tenere a bada i padroni di casa e a metterli in difficoltà: Piacenza si spinge fino al 10-14 poi De Prà (ace 11-14) e Gotch (12-14) tentano il tutto per tutto ma la battuta out di Lugano, sul 13-15, è fatale.

Andrea Radici (allenatore Copra Piacenza): “La partita è iniziata molto bene per noi, ma poi nel secondo e terzo set, non per demerito nostro ma per merito di Lugano che ha messo in campo un ottimo servizio, abbiamo subito una fiacca mentale e non abbiamo espresso una grande qualità di gioco. Tutta la squadra fortunatamente è riuscita ad uscire da quel momento negativo, mi sento però di esprimere una parola in più per Tencati, che ha portato a termine una partita importante ed è stato fondamentale nei momenti cruciali. Nel tie break abbiamo messo in campo una pallavolo di spessore che ci ha portato alla cosa più importante: la vittoria che ci porta al secondo posto in Champions League”.