Non riesce il tris di vittorie consecutive alla Revivre Milano, che dopo i successi contro Monza e Altotevere cade nel giorno di Santo Stefano sul campo di Piacenza. Contro il Copra, i ragazzi di Maranesi hanno ceduto 3-1 al termine di una partita combattuta e nel complesso ben giocata dai meneghini. Dopo aver vinto il primo set (25-23), Bencz e compagni (sorretti da un buon muro e da un bel ritmo di cambiopalla) hanno duellato alla pari con Piacenza, che però è uscita alla distanza, facendo leva su una ritrovata battuta, mentre sul fronte ospite alla lunga sono emerse alcune pecche al servizio. Tra i dati statistici, spiccano i 17 punti di Veres e i 6 muri vincenti di De Togni. A livello di curiosità, infine, non c’è stato il più bel regalo di compleanno per lo schiacciatore Robert Horstink (in panchina ma ancora inutilizzabile per infortunio).
LA PARTITA – In casa Revivre, Maranesi schiera la diagonale Kauliakamoa-Bencz, con Dos Santos e Veres asse di posto quattro, mentre De Togni e Valsecchi sono i centrali, con Rizzo libero. Piacenza risponde con Vermiglio in palleggio, Poey opposto, Papi e Zlatanov martelli, Alletti e Ostapenko centrali e Mario Junior libero.
Il primo allungo è del Copra, che si porta sull’8-5 con il cubano Poey, bravo a lavorare sulle mani del muro meneghino. La reazione Revivre porta la firma di De Togni, che ferma a muro Ostapenko (8-7). Lo stesso block rappresenta l’arma di riscatto di Milano, che cala il tris in block per l’11-9 con Veres e De Togni. Piacenza, però, non sta a guardare e si asciuga sul +1 con le bombe di Poey, a segno in battuta e contrattacco (12-11). Il braccio di ferro è serrato e l’altalena prosegue, con l’ace di Dos Santos che regala il + 1 agli ospiti (15-16), poi vanificato dall’errore in attacco di Veres (18-17 e time out Maranesi). Il ping pong nel puntegigo non cessa: Papi pesta la linea in pipe e regala il 20-19 alla Revivre. Time out Radici, ma Milano graffia a muro. Sul 22-20, Poey attacca senza muro ma non va giù, cosa che invece riesce a Dos Santos per il 20-23. Il muro di Papi tiene a galla gli emiliani (22-23), poi decide il pallonetto di Kauliakamoa convalidato dal video check: 23-25.
Dopo il cambio di campo, l’equilibrio rimane, anche se costellato da maggiori errori in entrambe le metà del campo (6-6). Dopo qualche esitazione iniziale, Milano riprende a esprimere una buona pallavolo e si asciuga sul +1 (11-12 a firma di Dos Santos). Il Copra rilancia le proprie ambizioni con il muro di Ostapenko (15-13), ma Poey sparacchia out per il 15-15: nulla di fatto. Poco dopo, a sbagliare poco dopo è Milano, con Veres che attacca out regalando il + 2 a Piacenza (18-16 e time out Maranesi). I meneghini ci credono (muro di De Togni per il 20-19, che convince Radici a fermare il gioco) e sorpassano con l’errore di Poey e il primo tempo di Valsecchi (22-23). Non è finita, perché l’ace di nastro di Massari ribalta la situazione (24-23), aiutando Piacenza a chiudere 26-24 con Alletti che capitalizza il servizio di Ostapenko.
Nel terzo set, ad allungare è il Copra, che mette la freccia sul 6-7 portandosi sul 12-8 con l’ace finale di Ostapenko che fa seguito a qualche errore di troppo da parte della Revivre. Dopo la sosta, Alletti graffia a muro per il +5 (13-8). L’ace di Veres fa riavvicinare Milano (15-13), che poi trova il -1 con Bencz (18-17). Un altro ace di nastro, questa volta di Zlatanov, aiuta il Copra a mettere la freccia (22-19) per poi chiudere 25-22 con Poey.
Nel quarto parziale, la Revivre (che poi manda in campo Patriarca) sembra aver ritrovato il giusto piglio, riuscendo a scappare sul 9-5, poi Piacenza risale la corrente con il travolgente turno in battuta di Ostapenko, che regala due ace e i muri di Poey: 12-10 (con cartellino giallo alla panchina ospite). L’incubo milanese non finisce (14-10), entra Preti ma non basta e così ritorna in campo Dos Santos sul 16-12 piacentino firmato da Zlatanov. Ora il motore di Piacenza romba più forte, la fortuna aiuta nuovamente il Copra (altro ace di nastro per il 18-13) e così i padroni di casa chiudono definitivamente i conti sul 25-21 e sul 3-1.
LE DICHIARAZIONI DI FINE GARA
Marco Maranesi (tecnico Revivre Milano): “Potevamo portare a casa almeno un punto, abbiamo avuto un grande inizio e abbiamo giocato su buoni ritmi. Alla lunga, è uscita la battuta di Piacenza. Tra le cose positive, il ritmo di cambiopalla, anche il lavoro a muro”.
Giorgio De Togni (centrale Revivre Milano): “Due parole per un amico: è vero che la pallavolo si gioca nel presente e nel futuro, ma i tifosi di Piacenza hanno esagerato a fischiare uno come Papi: bisogna portare rispetto”.
Peter Veres (schiacciatore Revivre Milano): “Abbiamo avuto una grande occasione, potevamo e dovevamo vincere, ci credevo alla vigilia. Nel primo set abbiamo giocato molto bene, poi è mancata un po’ la difesa, ma soprattutto non possiamo commettere certi errori in battuta per pensare di portare a casa le partite. Cercheremo di far meglio già domenica contro Ravenna”.
DOMENICA AL PALADESIO C’E’ RAVENNA – Per la Revivre Milano c’è poco tempo per respirare. Domenica, infatti, i meneghini saranno impegnati alle 18 al PalaDesio contro la CMC Ravenna nell’ultima giornata di andata di SuperLega UnipolSai.

COPRA PIACENZA-REVIVRE MILANO 3-1
(23-25, 26-24, 25-22, 25-21)
COPRA PIACENZA: Papi 5, Ostapenko 9, Poey 24, Zlatanov 16, Alletti 17, Vermiglio 2, Mario Junior (L), Tavares 1, Tencati, Massari 1, Marra. N.e.: Page, Ter Host. All.: Radici
REVIVRE MILANO: Valsecchi 6, Kauliakamoa 2, Veres 17, De Togni 11, Bencz 13, Dos Santos 10, Rizzo (L), Mattera, Preti, Patriarca 2. N.e.: Bermudez, Horstink, Cerbo. All.: Maranesi
ARBITRI: Zucca di Trieste e Satanassi di Ravenna
NOTE: Durata set: 26′, 29′, 25′, 28′ per un totale di 1 ora e 48 minuti di gioco
Spettatori 3003, incasso 15.654 euro
Copra Piacenza: battute sbagliate 16, ace 10, ricezione positiva 67 per cento (perfetta 37 per cento), attacco 52 per cento, muri 10, errori 31
Revivre Milano: battute sbagliate 14, ace 2, ricezione positiva 49 per cento (perfetta 25 per cento), attacco 50 per cento, muri 11, errori 24.