Prima sconfitta in campionato per il Club Italia che nella seconda giornata della Serie A2 Maschile Unipolsai si è arreso 3-1 (25-14, 25-22, 31-33, 25-19) sul campo della Cassa Rurale Cantù. Il ko subìto questa sera fuori casa ha però dimostrato che quella allenata da Michele Totire è una squadra solida che ha bisogno di un po’ di tempo per potersi calare perfettamente nella realtà della serie cadetta.Argenta e compagni, infatti, sono andati via via crescendo anche se alla lunga si sono dovuti arrendere sotto i colpi degli attaccanti canturini Preti, Tiozzo e Krolis autori di una prova davvero convincente.
Il Club Italia è sceso in campo con la diagonale Zoppellari-Argenta, Zonca e Margutti schiacciatori, Galassi e Di Martino centrali, Piccinelli libero.
Dall’altra parte della rete Della Rosa ha schierato Gerosa in palleggio, Krolis opposto, Preti e Tiozzo schiacciatori, Robbiati e Monguzzi al centro con Butti libero.
C’è un po’ di rammarico dunque per come sono andate le cose soprattutto dopo che, persi i primi due set, gli Azzurrini erano riusciti a riaprire il match nel terzo parziale quando, grazie a una notevole reazione di orgoglio erano riusciti ad imporsi 33-31 al quinto set ball e dopo aver annullato ben quattro match ball.
Nel quarto e ultimo set, invece, dopo essere rimasti in scia fino al 20-18, si sono arresi nelle fasi conclusive con il punteggio di 25-19 lasciando ai padroni di casa set e match. Argenta e compagni torneranno in campo domenica 8 novembre alle ore 18 contro la Globo Banca Popolare Frusinate Sora nel match valevole per la terza giornata della Serie A2 Unipolsai.
TOTIRE: “Loro soprattutto all’inizio hanno servito molto bene e noi ci siamo fatti trovare un po’ impreparati, via via col trascorrere dei minuti abbiamo sistemato qualcosa anche se a mio avviso abbiamo continuato a regalare qualcosa di troppo. Nel terzo invece molto bene, abbiamo dato fastidio in ogni fondamentale e siamo riusciti a strappare almeno un set; nel quarto poi abbiamo di nuovo concesso qualcosa. Mi piace comunque guardare il bicchiere mezzo pieno perché sono convinto che eliminando qualche errore di distrazione di troppo possiamo fare molto meglio”.