Domani alle ore 16 finale di ritorno contro lo Ziraat Bankasi Ankara per alzare al cielo la Challenge Cup

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IN SINTESI: Il trofeo a pochi palloni vincenti di distanza: è vigilia da grande appuntamento per l’Allianz Powervolley Milano che domani pomeriggio (h 16 in Italia, diretta streaming su Sportmediaset.it) scende in campo per il ritorno della finale della CEV Challenge Cup. L’obiettivo è conquistare il trofeo, il primo per il club del presidente Fusaro, e regalare una grande gioia al mondo Powervolley. Lo afferma il presidente Fusaro, in Turchia con la squadra, emozionato per questa finale: «Vincere questo titolo sarebbe straordinario per me, per la società, per i tifosi e per Milano stessa». Sulla medesima lunghezza d’onda il regista, milanese doc, Riccardo Sbertoli: «Vogliamo prenderci questo trofeo: in questa stagione abbiamo creato la nostra identità di squadra e sarebbe una grande soddisfazione in una stagione ricca di sacrifici. Attenti però allo Ziraat: squadra organizzata che gioca molto bene».

VIDEO VIAGGIO:

ANKARA – È tempo di scrivere la storia, è tempo di trasformare il sogno in realtà. Si avvicina il grande appuntamento per l’Allianz Powervolley Milano, che domani pomeriggio (h 16 in Italia, ore 18 in Turchia) affronta i padroni di casa dello Ziraat Bankasi Ankara per il ritorno della finale di CEV Challenge Cup. Grande occasione per la squadra allenata da coach Piazza che, dopo il successo per 3-2 in casa di 7 giorni fa, ha la possibilità di regalare al club il primo trofeo della sua storia. Un evento molto importante per la società del presidente Fusaro, con la copertura mediatica assicurata in Italia da Sportmediaset.it che trasmetterà in streaming su sito ed app (con la telecronaca di Giacomo Magnani) il match in diretta per appassionati e tifosi.

Dopo essere arrivata ad Ankara nella tarda serata di lunedì dopo un lungo viaggio con scalo ad Istanbul da Roma (partenza dopo la gara con Perugia), Milano si sta preparando al meglio per la finale. Il 3-2 conquistato nella gara casalinga all’Allianz Cloud non consente distrazioni a Piano e compagni, che con una vittoria con qualsiasi risultato alzerebbero al cielo la Challenge Cup. Una sconfitta al tie break, invece, porterebbe il confronto al golden set, mentre perdere per 3-0 o 3-1 significa abbandonare i sogni di gloria. Di fronte infatti c’è una squadra che ha dato del filo da torcere ai meneghini, guidati in panchina da Giampaolo Medei ed in campo da un regista di alta caratura come il turco Arslan Ekşi. Non mancano bocche da fuoco pericolose come l’olandese Ter Mat e soprattutto la qualità del bulgaro Atanasov: elementi che mettono in guardia l’Allianz Powervolley, che scenderà però in campo con consapevolezza e grande convinzione nei propri mezzi. Il sogno inseguito in questa stagione è ora un obiettivo concreto che dista pochi palloni vincenti, quelli che i vari Patry, Ishikawa ed Urnaut non dovranno sbagliare e dovranno concretizzare al meglio. La squadra è pronta e si è unita ancora di più in questi giorni che possono riscrivere la recente storia di Powervolley Milano e regalare al presidente Fusaro, vero artefice negli anni della crescita di questa società, il primo trofeo. «Nella mia carriera da giocatore non ho mai vinto nulla le parole del presidente, in Turchia per essere accanto alla squadra –, quindi vincere questo titolo sarebbe straordinario per me, per la società, per i tifosi e per Milano stessa».

Non manca invece il commento di uno che in campo sarà protagonista con la maglia Powervolley, il milanese doc Riccardo Sbertoli: «È stata una stagione difficile ricca di sacrifici. Noi abbiamo vissuto una bella annata, nonostante le difficoltà che abbiamo avuto nel nostro cammino ed ora abbiamo l’occasione per toglierci qualche soddisfazione. Dopo tutti i sacrifici fatti, vogliamo andarci a prendere questo trofeo. Lo Ziraat è una squadra organizzata che gioca molto bene: noi dobbiamo concentrarci solo su questo. È questa la prima e grande difficoltà del match. Siamo però un grande gruppo: siamo riusciti a costruire la nostra identità di squadra. Tutti remano nella stessa direzione e c’è massima condivisione degli obiettivi. Questo aspetto, insieme al nostro carattere, può essere la chiave di volta della finale».