POOL LIBERTAS CANTU’ 0

KEMAS LAMIPEL SANTA CROCE 3

(16-25, 18-25, 19-25)

POOL LIBERTAS CANTU’: Chakravorti, Motzo 12, Hanžić 10, Sette 4, Mazza 4, Copelli 6, Bortolini (L1), Pietroni, Princi 2, Frattini 2. NE: Salvador, Rota, Trovò, Moreno Garcia (L2). All: Battocchio, 2° All: Zingoni, 3° All: Redaelli (battute vincenti 1, battute sbagliate 14, muri 4).

KEMAS LAMIPEL SANTA CROCE: Acquarone 2, Bezerra Souza 18, Colli 5, Fedrizzi 13, Arasomwan 7, Festi 10, Pace (L1). N.E.: Caproni, Riccioni, Menchetti, Ferrini, Giovannetti, Sposato (L2). All Douglas, 2° All: Pieri (battute vincenti 2, battute sbagliate 7, muri 9).

Arbitri: Marta Mesiano (Bologna) e Emilio Sabia (Trento)

Addetto al videocheck: Michele Buonaccino D’Addiego

 

Al Pool Libertas Cantù non basta il debutto di Dante Chakravorti, chiamato a sostituire Manuel Coscione, per avere la meglio di una Kemas Lamipel Santa Croce che gioca una partita tutta sostanza. È stata la battuta a fare la differenza, con il muro che ha messo il sigillo finale ad uno 0-3 apparentemente senza storia, ma lottato fino alla fine da parte dei ragazzi di Coach Battocchio.

Coach Matteo Battocchio schiera già la new entry Dante Chakravorti in palleggio, con Matheus Motzo opposto, Tino Hanžić e Felice Sette schiacciatori, Federico Mazza e il rientrante Riccardo Copelli centrali, e Riccardo Bortolini libero. Coach Cezar Douglas risponde con Alessandro Acquarone in regia, Francisco Wallyson Bezerra Sousa opposto, Leonardo Colli e Michele Fedrizzi in banda, Martins Arasomwan e Roberto Festi al centro, e Domenico Pace libero.

Il primo set inizia con le squadre che lottano su ogni palla fino ai due attacchi di Wallyson che lanciano la Kemas Lamipel (6-8). Il brasiliano continua a picchiare, ma è una palla impossibile che Sette non riesce a tenere viva a convincere Coach Battocchio a fermare il gioco (11-15). Arasomwan picchia, Acquarone piazza un ace, Fedrizzi mura Motzo, e Coach Battocchio chiama il suo secondo time-out (13-20). E’ lo strappo decisivo: Santa Croce continua a martellare dai nove metri, e chiude con un muro di Acquarone su Sette (16-25).

Inizio shock nel secondo set per il Pool Libertas: canturini troppo fallosi, la Kemas Lamipel ne approfitta per scappare via subito, e i due time-out chiamati in breve tempo da Coach Battocchio sembrano non smuovere nulla nei suoi (1-10). Un’invenzione di Frattini, subentrato ad un nervoso Copelli, sembra scuotere Cantù, che rosicchia qualche punto (6-13). Santa Croce riprende a macinare gioco e rimette la distanza tra le squadre dove era in precedenza (6-16). Mazza prova a scuotere i suoi, Motzo mette un ace, e Coach Douglas ferma tutto (12-18). Al rientro in campo si lotta palla su palla, ma la distanza tra i due team non si riduce, e chiude una diagonale di Fedrizzi (18-25).

A inizio terzo set il Pool Libertas prova a scappare, aiutata da alcuni errori avversari (6-3). La Kemas Lamipel, però, non sta a guardare e torna subito sotto con un muro di Festi su Hanžić (8-7). Il successivo turno al servizio di Fedrizzi è letale per la ricezione canturina, e Santa Croce sorpassa con un parziale di 0-5 (9-12). Si prosegue lottando palla su palla, ma il distacco tra le due squadre non diminuisce, e Coach Battocchio ferma il gioco (16-20). Al rientro in campo Cantù non riesce a ricucire lo strappo, e una pipe di Fedrizzi consegna set e match ai suoi (19-25).

Queste le parole di Coach Battocchio a fine partita: “Quello di oggi è stato un buon ‘allenamento’ per noi: penso che la partita sia stata senza storia, e sappiamo che non siamo ancora in forma e che ci vuole tempo. Abbiamo fatto solo due allenamenti con Dante (il nuovo arrivato Chakravorti, ndr), e se pensavamo di aver trovato subito l’intesa su ogni situazione che può presentarsi in partita abbiamo sbagliato aspettative e non giocheremmo in A2, bensì in SuperLega. Ci vuole tempo. Santa Croce ha fatto una partita degna di nota, e rispetto alle altre gare credo che questa sia stata una sconfitta netta. Però abbiamo giocato, anche se siamo ritornati un po’ indietro a livello di mentalità: dobbiamo ricordarci bene chi siamo, quali sono i nostri pregi e i nostri difetti, e giocare meglio con i nostri pregi ed essere più bravi a nascondere i nostri difetti”.