MOTTA DI LIVENZA – Lo staff tecnico biancoverde si tinge di rosa, o almeno una piccola parte di esso. Sarà infatti una donna il tassello mancante dello staff tecnico targato pallavolo motta: Maria Ilaria Donadi.

Maria Ilaria inizia ad allenare a 19 anni all’Albatros Volley (2016-2017), società di Treviso dove è cresciuta anche come giocatrice, nel settore giovanile femminile. Diventa secondo allenatore della prima squadra che milita nel campionato di serie C dove primo allenatore c’è Milo Zanardo (2017/2019). Dopo le esperienze in serie C, grazie a Milo e Michele Totire diventa scoutman  e aiuto allenatore a San Donà in A3 maschile per un paio d’anni. La passata stagione vive unesperienza in Sardegna a Sassari dove ricopre sia il ruolo di allenatrice in C che allenatore in seconda e scoutman della serie B Maschile. L’abbiamo incontrata…

Ciao Maria Ilaria. Come stai? Ancora in vacanza?

“Ciao Giuliano e ciao ai tifosi bianco-verdi. Sì sono un po’ in giro per ricaricare le pile dopo l’ultima stagione, ma non vedo l’ora di tornare in palestra. Per fortuna manca poco ormai.”

Cosa ti ha convinto ad entrare nello staff tecnico bianco-verde?

“Le ragioni sono molteplici. Lo staff sicuramente è stata la prima spinta per accettare. Conosco e ho lavorato sia con Milo Zanardo che con Alessio Carraro e con entrambi mi sono sempre trovata molto bene. In più sono sempre alla ricerca di imparare da chi ne sa sicuramente più di me e quindi la scelta di lavorare con Pino Lorizio era praticamente obbligata. Sono certa  che sarà una stagione ricca per me, di conoscenza in termini sportivi, ma anche a livello personale, per la storia di Motta, dei suoi collaboratori e dei suoi tifosi.”

Inizi da giocatrice, poi allenatrice… Ma da dove nasce la tua passione per numeri e statistiche?

“Sono una persona pragmatica, mi piace parlare di numeri e di statistiche perché sono dati oggettivi, sono difficilmente contestabili se inseriti nel giusto contesto. Ho da sempre avuto una passione per matematica, numeri ecc. Credo per la loro concretezza, non si parla del “nulla” ecco.”

Sarai oltre che Scout anche assistant coach. Unica donna in uno staff maschile. Come la vedi?

“Soprattutto nell’ultima stagione ho sperimentato il ruolo di coach e devo dire che mi piace. Mi trovo bene a lavorare in un ambiente maschile, non è la prima stagione che mi capita. Sono stata integrata già con entusiasmo dallo staff e dal Direttore Sportivo quindi sono sicura che sarà un gran bel gruppo di lavoro e di certo mi troverò a mio agio.”

Prima esperienza in A2. Che stagione ti aspetti?

”Ancora non mi sembra vero! Se ripenso a qualche anno fa quando ho iniziato, essere oggi parte di uno staff di una squadra di A2 mi sembrava un miraggio. Devo davvero ringraziare tute le persone che hanno reso possibile tutto questo. Mi aspetto una stagione dove la parola d’ordine sarà “lavorare”, dal primo allenamento  della settimana fino alla fine della gara durante il weekend. Incontreremo molte squadre, dovremo dare battaglia a molti avversari, ma sono sicura che ci toglieremo molte soddisfazioni e che il duro lavoro verrà ripagato.”

Da pochissimi giorni la laurea in Ingegneria Meccanica (congratulazioni). Cosa vorresti fare da “grande”?

”Questa davvero è una bella domanda. Me la sento ripetere spesso ultimamente, ma se devo essere onesta non ho ancora una risposta definitiva. Ho iniziato l’università e ad allenare contemporaneamente. Le due passioni sono cresciute di pari passo. L’idea di allenare e rimanere nel mondo Pallavolo è sicuramente l’idea principe, ma tutti conosciamo le difficoltà che in questo settore ci possono essere. Stagione dopo stagione vedremo cosa succederà.”

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