Quante volte capita, nelle fiancate di bus e pullman, di leggere sigle dietro cui si celano acronimi, società, gruppi o altro. Con Francesco Reali è diverso, perché all’ora prevista per la partenza (in perfetto orario, manco a dirlo) è lui in persona a presentarsi alla guida del suo mezzo di punta. Un Van Hool da quasi mezzo milione di euro di valore, 13,20 metri di lunghezza per oltre 3,70 metri di altezza: uno dei più prestigiosi pullman attualmente in commercio, dalla scorsa stagione il “motor home” della Yuasa Battery Grottazzolina. Livrea inconfondibile, e per il colore (ci racconterà lui stesso, più avanti, da dove nasce), e per la personalizzazione, con il maxi logo della M&G Scuola Pallavolo in bella vista.
Un salotto ambulante, che nella lunga trasferta in terra canturina ci ha ospitati e ci ha permesso di conoscere più approfonditamente un imprenditore ed un’azienda davvero di eccellenza sul nostro territorio.
Azienda che nasce proprio da lui, Francesco Reali, e dalla sua innata passione per i pullman sin da bambino. Una passione che porterà la sua azienda, di Porto San Giorgio con deposito a Fermo, il 18 febbraio prossimo a compiere 25 anni di onoratissima carriera.
Si racconta con emozione Francesco, dagli inizi (durissimi, come tutti gli inizi di chi non è figlio di papà) con un parco mezzi ridotto ma con una passione smodata fino all’attuale configurazione aziendale che vanta ben 52 mezzi ed un fatturato che la rende tra le prime (forse la prima) nelle Marche nel settore noleggio.


“Partire in questa avventura è stata una sfida, in un mondo che è una giungla in cui è difficile districarsi. E fino al Covid il cammino è stato effettivamente complicato, pieno di sfide e difficoltà”.
La pandemia, ancora una volta, ha fatto da spartiacque; capita spesso quando la paura ti mette di fronte gli ostacoli veri della vita: “La selezione nelle imprese di settore è stata enorme, la ripresa però per noi è stata ottima; si è iniziato a lavorare con maggiore qualità ed attenzione rispetto a prima”.
E così, per la Reali Bus arrivano i successi, frutto dei sacrifici fatti da chi non ha lasciato mai indietro nessuno: “Abbiamo davvero lavorato per tutti i settori portando in giro per l’Italia e l’Europa tifosi, scuole, parrocchie, sciatori e tante squadre”.
Prima arriva l’Ascoli Calcio, poi la pallavolo di Grottazzolina, orgogliosamente trasportate su e giù per l’Italia a battagliare nei rispettivi tornei e campi da gioco.
Quindi, l’apertura al mondo degli appalti pubblici, che vede attualmente l’azienda impegnata con 10 mezzi sulle Dolomiti (di Reali gli skybus a Cortina, Alleghe e Falcade), oltre alla prestigiosa spiaggia di Sirolo, in esclusiva, in estate.


Inconfondibile il colore che contraddistingue i pullman dell’azienda, unico, come ci spiega il fondatore: “La tonalità nasce da un’idea di un amico intimo che aveva creato un logo di questo colore ma adesivo. Abbiamo ricostruito il colore con lo spettrofotometro e provato a verniciare un pullman intero. Abbiamo aggiustato ancora un po’ il tono e poi abbiamo blindato la formula, che è divenuta di fatto il nostro marchio di fabbrica”.
Un marchio inconfondibile, da lì in avanti.
Maciniamo chilometri chiacchierando verso Cantù: coda a Ravenna, rallentamenti a Bologna; c’è tutto il tempo per raccontarsi.
Una realtà che impiega attualmente attorno alle 60 persone, lo dice con orgoglio Francesco, che in questi 25 anni di attività ha girato davvero l’intera Europa: “A me personalmente manca la Norvegia, per il resto ho girato tutte le nazioni del nostro continente”. Il viaggio più lungo? San Pietroburgo e Repubbliche Baltiche: “In 14 giorni abbiamo percorso 7500 km”.
Una enormità! Ma tutte le misure sono dilatate quando si parla di questi bestioni su ruote. Basti pensare che il mezzo su cui stiamo viaggiando è capace di compiere 4000 km con un pieno, il che significa che potrebbe percorrere per tre volte consecutive l’intero territorio italiano dalle Alpi alla Sicilia.
Nulla se confrontato con i chilometri totali che un pullman può essere in grado di compiere nell’arco della sua vita utile: “Qualche anno fa ho avuto un mezzo che ha percorso 2 milioni di chilometri (cambiando tre motori) ma ne ricordo anche uno che ne ha compiuti 1,6 milioni con un solo motore“.


Gli si illuminano gli occhi quando parla del suo mondo, lui che nonostante sia un “omone” sembra uno scricciolo dentro questi giganti su ruote. Sorride, Francesco, quando gli chiediamo come si gestisce il sonno alla guida: “Dopo tanti anni e tantissimi chilometri percorsi il sonno lo gestisci a comando” scherza “ma a parte le battute ci vuole grande responsabilità, il sonno si gestisce dormendo e recuperando energie non appena arrivati a destinazione o comunque non appena l’itinerario lo consenta”.
Fino ad arrivare alla storia recente, ovvero al motivo per cui siamo seduti vicini: “La mia storia col volley parte da lontano, e parte proprio da Grottazzolina. Dal 2000 per dieci anni ho portato l’allora Videx Royal Pat o Videx Dami davvero ovunque; è un mondo pulito, che mi piace”.
Ed ora, una passione che è rinata, grazie anche all’intercessione diretta di Stefano Sopranzi, AD Yuasa Battery Italia e main sponsor del volley grottese. Un amore che, pian piano, sta crescendo anche in Giovanni, il figlioletto di Francesco, già tifosissimo della Yuasa Battery“Con Stefano ci lega un rapporto di parentela diretta, quando mi ha chiamato per affrontare insieme questa avventura non potevo che rispondere presente”.

Le batterie migliori del mondo a fornire energia al motore di un pullman tra i migliori in circolazione, con dentro una squadra che sta dando soddisfazioni ai tifosi e ad un intero territorio. Gli ingredienti per fare tanta strada insieme ci sono davvero tutti, e l’obiettivo è chiaro: arrivare lontano!