Mancano due giorni al Derby del Veneto che vedrà la WithU Verona impegnata sul campo della Pallavolo Padova domenica pomeriggio alle ore 15.30 e in conferenza stampa sono intervenuti il viceallenatore Dario Simoni e lo schiacciatore Rok Mozic, che hanno presentato la sfida della Kioene Arena.

Queste le parole di Simoni: “Domenica affronteremo una squadra che in casa gioca bene e fa della battuta la sua arma principale. Ci ricordiamo l’anno scorso cosa è successo da loro, hanno battuto a tutto fuoco. Credo che la partita si determinerà sulla nostra capacità di tenere la ricezione, quella sarà la chiave. Servirà una Verona che tenga la ricezione, poi la palla alta sappiamo gestirla. Dobbiamo subire meno ace possibili. Mancano poche partite alla fine della regular season e loro si trovano in una zona pericolosa, quindi avranno grandi motivazioni. Non dobbiamo cadere nell’errore fatto a Taranto. Basta poco per calare di rendimento, quindi guai sottovalutare l’avversario”.

Poi ha continuato: “Sapozhkov sta migliorando e ha ripreso ad allenarsi. Abbiamo a disposizione i due assetti, valuteremo quali dei due scegliere, ma sono soluzioni da adottare anche a gara in corso. Servizio come arma in più? Stiamo crescendo molto in questo fondamentale. Dobbiamo mantenere questo livello, se vogliamo competere con le squadre più importanti. Paghiamo un po’ in ricezione, quindi dobbiamo essere bravi a compensare lì. Dalla fase battuta-ricezione si determina la partita, passa tutto da lì”.

Infine, il viceallenatore gialloblù ha concluso così: “Magalini ci dà più brillantezza in attacco, Perrin è esperto nella ricezione e nella gestione dei colpi. Abbiamo deciso di puntare su Maga anche perché ci permette di poter alternare i palleggiatori per la regola degli italiani e di aver uno spazio più ampio di manovra. Con Perrin in campo, invece, dobbiamo fare scelte diverse”.

In seguito, ha preso la parola Rok Mozic: “Siamo molto contenti di queste tre vittorie, abbiamo attraversato un periodo difficile, prima eravamo nei primi quattro posti, poi siamo scesi ed è cambiato tutto di nuovo. Ogni partita può modificare la classifica. Quando capita di essere avanti di tanti punti tutti possono fare bene, ma è sul 23-23 per esempio che si vedono i migliori giocatori e io voglio essere uno di loro. Il muro? L’anno scorso abbiamo visto che sono forte in attacco, ho qualche problema in ricezione, e nel muro a tre devo ancora migliorare. La ricezione, però, è più importante insieme alla battuta”.

Il martello sloveno ha poi parlato delle esultanze dopo i punti fatti: “A noi piace giocare e fare punti, il palazzetto ha un bel pubblico: se nessuno festeggia non c’è divertimento. Non voglio offendere nessuno, non sono provocazioni, sono solo per noi stessi e per il nostro tifo. Il cambio di formazione? Mi sto trovando bene. Magalini è entrato e ha fatto una bella partita. È stato molto bello vedere che funziona questa nuova formula, soprattutto dopo un periodo non facile. Ora abbiamo due soluzioni in cui siamo forti. Io provo a dare sempre il mio massimo e aiutare gli altri durante il gioco”.