Arriva come una doccia fredda la sconfitta della quinta giornata di ritorno per il CUS Cagliari, fermato sul punteggio di 3-1 (25-17, 25-23, 20-25, 27-25) dalla Moyashi Garlasco nel suo Pala Ravizza.

 Quello di domenica 28 è stato un incontro in cui i rossoblù non sono mai riusciti ad imporre il proprio gioco, complice qualche acciacco fisico, e in cui hanno subito gli attacchi della compagine neroverde nel pieno della lotta salvezza.

L’importante reazione avuta dai lombardi nella scorsa giornata contro Acqui Terme ha sbloccato il loro campionato tanto che per Menicali e compagni è arrivato uno stop inatteso contro una squadra che, prima del match, galleggiava penultima in classifica.

Ma nessuna paura: i rallentamenti della parte alta della classifica confermano i rossoblù al quarto posto, ma la sconfitta di Garlasco può essere considerata un’occasione persa in chiave di piazzamento playoff.

I SESTETTI – Coach Galimberti della Moyashi Garlasco schiera Peslac in regia e Martinez opposto, gli schiacciatori Puliti e Cavalcanti, Biasotto e Orlando al centro e Calitri libero. Coach Ammendola parte con il sestetto tipo con Kindgard e Calarco in diagonale palleggio-opposto, Marinelli, reduce dall’influenza, e Busch di banda, i centrali Menicali e Ambrose con Vitali libero.

LA GARA –  È stato un incontro sofferto fin dai primi punti per il CUS Cagliari, che inizialmente riesce a stare dietro ai padroni di casa ma che poi concede troppi errori agli avversari. I rossoblù faticano nella fase di contrattacco, non riescono mai a impensierire il muro neroverde e, condizionati ormai da un divario di 5 lunghezze, permettono all’opposto Martinez di trovare il ritmo e trascinare i suoi. È proprio Martinez che chiude il set sul 25-17, dopo un set giocato in maniera poco concentrata. Il secondo parziale continua sulla falsa riga del primo, con la Moyashi che comanda nel punteggio e si porta subito a distanza di sicurezza dagli ospiti. Gli attaccanti del CUS non riescono a impensierire le maglie avversarie anche per una fase di muro-difesa ben organizzata. Sul 20-18 i ragazzi di Ammendola provano a riaprire il set, ma Galimberti azzecca il doppio cambio dalla panchina e porta il parziale dalla sua, con Cavalcanti che chiude 25-23. Durante il terzo parziale c’è la reazione del CUS: Miselli, partito titolare in questo set, finalmente mette in difficoltà il muro-difesa avversario e indirizza il set verso i sardi. Con qualche sbavatura in meno rispetto ai primi, i sardi allungano sulla Moyashi e vedono i loro attaccanti finalmente produrre qualche punto in più, ma ormai siamo 15-20 per gli ospiti che si avvicinano alla chiusura del set con un muro di Calarco e riaprono così l’incontro. Ultimo parziale decisamente più combattuto da entrambe le compagini, con i padroni di casa decisi a prendersi i 3 punti e gli ospiti convinti di riaprire un match ormai in salita. Il CUS, dopo un inizio equilibrato punto su punto, allunga leggermente e comanda nel punteggio per gran parte del parziale anche grazie a un fondamentale di muro che inizia – anche se tardivamente – a pagare. Prima Ambrose, poi Miselli, poi Menicali stampano gli attaccanti neroverdi e permettono ai loro compagni di allungare 17-20 sul finale, quando però il coach avversario cambia la regia dei suoi. Insieme a Tomassini in cambio palla e al subentrato Chadtchyn ritrovano la parità e si impongono con il giusto atteggiamento. Il CUS aggiunge delle imprecisioni ad una gara ostica e permette alla Moyashi Garlasco di riagguantare il set per il rotto della cuffia, portandolo prima ai vantaggi con il solito Martinez e poi chiudendolo con l’indomato Cavalcanti.

Dopo i risultati di questa giornata adesso la classifica è più corta, con le squadre del centro classifica che aggiungono preoccupazione al cammino delle prime della classe, ora molto più vicine e con degli scontri diretti ancora da giocare.