Missione compiuta. Con abnegazione, capacità di reazione e un pizzico di sofferenza di troppo, la Rinascita Lagonegro approda ai quarti di finale dei playoff promozione di A3 dopo aver sconfitto Aurispa DelCar Lecce (3-2: 25-19; 26-28; 22-25; 25-14; 15-13) anche in gara2. A consuntivo, il raggiungimento del traguardo è stato più difficile del previsto, sono servite oltre due ore intense di partita per avere la meglio sulla compagine di mister Cavalera, che ha avuto l’ardore e il merito di trascinarla fino al tie-break chiudendo comunque la sua stagione a testa alta e con onore. La banda di Lorizio, forte del 3-0 dell’andata in Puglia, è scesa sul taraflex amico del Palasport di Villa d’Agri consapevole di avere a disposizione ampio margine di punteggio, e la troppa serenità ha evidentemente giocato brutti scherzi, soprattutto nel secondo e terzo set. Cosa che, al contrario, non è avvenuto all’alba del match, allorquando la Rinascita – davanti al pubblico delle grandi occasioni – ha messo subito le cose in chiaro partendo alla grande e costringendo i pugliesi a rincorrere. La partenza a razzo dei biancorossi spinge mister Cavalera a chiamare due time out in successione, di cui il secondo (sul 18-12) molto più efficace del primo con evidente risposta da parte di Lorizio sul 18-14. Poi la Rinascita, nei successivi cambi palla, riesce a mantenere alterate le distanze e, complice il solito Vaskelis, ad aumentare il divario chiudendo il parziale sul 25-19.

A inizio secondo set il leitmotiv apparentemente non cambia e Lagonegro mette subito tre punti tra sé e gli avversari, costringendo mister Cavalera al primo timeout (4-1). Aurispa DelCar però non vuole arrendersi, la diagonale Monteiro-Arguelles aiuta la squadra a conquistare il primo vantaggio (8-10) e a fermare il gioco con Lorizio che chiama il primo stop. Si procede punto a punto, il match è sostanzialmente in equilibrio. Lecce ritrova un piccolo distacco sul 13-16, ed è qui che Lorizio deve ancora affidarsi alla sua esperienza richiamando i sodali in panchina. La situazione così si ribalta e Lagonegro pareggia, costringendo stavolta coach Cavalera ad utilizzare un timeout (17-17). Fortunato imbecca ottimamente Vaskelis, le squadre avanzano a braccetto (20-20). Sul finale, ai vantaggi, i pugliesi riescono a chiudere la tiratissima contesa a loro favore (26-28) dopo quattro set point sprecati.

Il match assume contorni inaspettati e a tratti entusiasmanti, le due squadre giocano alla pari sfoggiando una splendida pallavolo, degna di una sfida ad eliminazione diretta. L’equilibrio regna incontrastato, Vaskelis, Armenante e Fioretti provano a tenere a galla la squadra, Molinari dà il solito apporto a muro (saranno 5 i suoi vincenti alla fine su un totale di 14), Pizzichini aiuta al centro. Dall’altro lato, Sanchez e Mazzone – i più attesi come all’andata – non tradiscono le aspettative. Sarà proprio l’ex schiacciatore biancorosso (passato da queste parti tra il 2019 e il 2021) a chiudere a suo favore il set (22-25) e a far traballare le certezze della Rinascita.

Sul 2-1 Lecce, mister Lorizio deve dare fondo a tutta la sua esperienza per rinvigorire i suoi ragazzi e per non veder scivolare un traguardo che, fino a qualche ora prima, sembrava facilmente raggiungibile. La reazione, nel quarto e decisivo parziale, diventa rabbiosa. Subito 4-1 e time out pugliese, si accelera sul 7-2 e nuovo stop per Cavalera, sull’11-6 Lecce subisce un cartellino rosso per proteste che fa aumentare il nervosismo, la Rinascita viaggia sul velluto (15-7). Aurispa DelCar, non riuscendo a reggere il ritmo, va anche in difficoltà mentale e commette tanti errori, consegnando di fatto le chiavi del match alla Rinascita. Il dominio totale si concretizza con il 25-14 finale che chiude il set e manda in visibilio i biancorossi, automaticamente ai quarti.

Il tie-break, ininfluente, serve solo alle statistiche: Lorizio decide dunque di inserire le seconde linee e dare loro il giusto spazio. Vaskelis terminerà con 28 punti all’attivo su 52 attacchi, Armenante con 11, a seguire Fioretti (9), Molinari (8) E Pizzichini (7).

Lorizio, tagliato il nastro delle 450 partite in serie A, commenta così a fine gara: “Non eravamo favoriti per il passaggio del turno, Lecce aveva un organico da prime tre del girone. E’ stata la vittoria del gruppo perché, oltre al passaggio del turno, anche i ragazzi che hanno vinto il tie break recuperando da 8-11 hanno dimostrato di essere sempre pronti quando chiamati in causa. Sono veramente orgoglioso di loro, non potevo festeggiare in modo migliore le mie 450 gare in serie A”.

Gli fa eco il vice, Giuseppe Pisano: “È stata una partita carica di emozioni, forse non una delle migliori dal punto di vista tecnico, ma durante i playoff quello che conta è il risultato. Un applauso ai nostri avversari che sono venuti a giocare nel miglior modo possibile, mettendoci in difficoltà in diversi momenti, ma come è capitato durante tutta l’annata, la forza del gruppo ha fatto la differenza facendo sì che con pazienza e perseveranza il risultato è stato favorevole. Oggi ci godiamo questo momento di festa, ma da domani saremo già con la testa a quelle che saranno le prossime gare”.

L’avversario nei quarti di finale sarà San Donà di Piave, primo incrocio con una formazione del Girone Bianco: “Ci attendono gare toste e insidiose – spiega Pisano – sono un gruppo giovane ma con elementi che conoscono bene la categoria, come ad esempio la diagonale Tulone-Giannotti. Arrivati a questo punto ogni gara è storia a sé e ogni squadra vuole lottare per vincere, andrà avanti chi avrà più fame di vittoria”

“Domenica sarà un altra battaglia – conclude mister Lorizio – San Dona’ è una squadra forte e noi vogliamo ancora crescere”. L’appuntamento per gara1 è fissato per domenica 14 aprile al Palasport di Villa d’Agri.