Una S.E.C. Isernia non bellissima, ma assai concreta archivia con un perentorio 3 a 0 la pratica Spoleto. Gli uomini di Mosca incisivi ed efficaci al punto giusto, irreprensibili in ricezione, chiudono ogni possibilità alla compagine umbra; compagine dal buon potenziale che non ha trovato ancora il giusto feeling tra i suoi elementi.

Le scelte tecniche gialloblu contribuiscono a rendere più agevole il compito dei padroni di casa: coach Radici preferisce Francescano a D’Angelo, l’opposto campano entra in pianta stabile solo nella terza frazione, mettendo a segno 7 punti, mentre il pari ruolo chiude a quota 5.

La SEC Isernia risponde con la formazione tipo: Alderman-Batte in diagonale, Costantini-Cricca al centro, Spescha e Suglia di banda e Gatto libero.

L’avvio è tranquillo, con i due sestetti che si studiano. Il palleggiatore australiano in forza alla SEC chiama con costanza il suo opposto che risponde presente; dall’altra parte della rete, Lapacciana è costretto a fare gli straordinari, vista la non perfetta ricezione, e appoggia, soprattutto, sull’ex Gioia del Colle De Marco, alla fine risultato il più incisivo dei suoi, l’unico andato in doppia cifra:14 i punti per lui. La frazione procede in equilibrio e sul 17-18 arriva il solito cambio in casa SEC: Maresca per Spescha. Un muro di Radic porta i suoi a più due, costringendo Mosca al time-out; al rientro in campo, l’errore al servizio di Francescano e il successivo muro di Suglia riportano le squadre in parità. Questa volta è Radici a chiamare tempo e successivamente a sostituire l’intera diagonale facendo spazio alla coppia Bucaioni-D’Angelo. Sul 22 pari l’errore al servizio del centrale Radic agevola il compito dei biancoazzurri, i quali incrementano il distacco con un poderoso muro di Alderman, la Monini accorcia con D’Angelo, ma Batte fa 25-23.

Nel secondo parziale salgono in cattedra Spescha e Suglia, i due concedono ai mille spettatori presenti un bel siparietto: Suglia alza una “pipe” al suo compagno che non ha nulla da invidiare ai palleggiatori di ruolo (10-9). La resistenza spoletina si fa più languida tanto che un ace dello schiacciatore romano porta la SEC a più quattro (19-15). Gli ospiti con De Marco provano a non far scappare Costantini e soci, ma i biancoazzurri difendono ogni pallone come fosse l’ultimo e Spescha (70% di positività in attacco) non perdona; bella la sua parallela sul finale di set (24-21). Alderman al servizio fa il resto e la SEC Isernia si porta sul 2 a 0 in conto set.

Tale risultato induce coach Radici a rivedere le sue scelte: fuori Francescano e dentro l’ex biancoazzurro D’Angelo. Tuttavia, al primo tempo tecnico di sospensione sono ancora i molisani a farla da padrone (8-5), con i centrali Cricca e Costantini in grande spolvero. La Monini Spoleto però ha un nuovo carattere, quello di Roberto D’Angelo, riacciuffa la parità e si porta addirittura in vantaggio (14-16). Gli uomini di Mosca cercano di tenere il distacco invariato, attendendo il momento della svolta che arriva sul 20-23.  Cricca e poi Suglia portano la SEC Isernia a meno uno, entra Rosso per Alderman e l’azzurrino, dopo un attacco out di D’Angelo che fa 23 pari, chiude la porta agli umbri con un muro impeccabile. Standing ovation sugli spalti, mentre Perez manda in rete ogni velleità dello Spoleto.

Nella metà campo biancoazzurra esplode la gioia per il quarto successo consecutivo. Si alzano le note dell’inno “Una canzone dal cuore” e si dà via alla festa, preludio dell’happening al Misturafina.

Anna Palermo
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(In foto: il libero Michele Gatto – anche nella gara contro lo Spoleto una prova senza sbavature)