Onore ad Isernia, che ha giocato meglio ed ha vinto meritatamente uno scontro che per i molisani vale oro, mentre a Crema lascia molto amaro in bocca.
Due sets giocati bene per oltre la metà, con Crema sempre avanti ma che veniva per ben due volte superata nel finale.
Il terzo parziale sembrava invece poter essere vinto dai cremaschi , ma dove non arrivavano i giocatori dell’Isernia arrivavano gli arbitri che consegnavano tre punti consecutivi agli ospiti anzichè alla Premier, scatenando l’ira del pubblico.
Nessuno parla di mala fede dei direttori di gara, ci mancherebbe altro, ma sabato pomeriggio a Crema si è disputata una gara che è risultata falsata dagli errori arbitrali.
Il match è stato condotto in maniera assolutamente deficitaria dal punto di vista tecnico da parte dei due arbitri, che hanno commesso evidenti errori di valutazione ed hanno condotta la gara in modo assoluatemnte deficitario, vedere la partita in tv per credere. Nessuno fa processi alla categoria, ma è giusto pretendere che chi dirige incontri delicati come quello di sabato sia in grado di farlo. Non parlare di incapacità tecniche significherebbe parlare di mala fede, cosa che escludo a priori. Il fatto è che i giocatori pagano con le squalifiche e le società con le multe episodi che non dovrebbero verificarsi. Sbagliare quattro volte su cinque azioni consecutive è ulteriormente grave se a sbagliare sono in due, primo e secondo arbitro. E fermiamoci qui.
Domenica Crema farà visita alla cenerentola Forlì, con la speranza di trovare due direttori di gara all’altezza.