PRISMA TARANTO 3

ESSETI CARILO LORETO 1

Progressione set: 25-21,25-22,23-25, 25-22

Prisma Taranto : De Giorgi 1, Schuil 27 ( 56% in attacco, 3 ace), Giretto 5 , Heikkinen 11 ( 6 mv), Castellano 15 ( 61% in attacco), Patriarca 8, Vicini (libero, 53% di ricezione perfetta), Ricciardello ne , Gatin 0, Valdir ne, Mazzarelli ne, Giosa 0. All. Di Pinto
Esseti Carilo Loreto: Mattera 5, Chocholak 8, Pavan 9, Spairani 9, Peda 18, Rinoldo 15, Susio (libero 47% di ricezione perfetta), Durante ne, Pecorari 0, Biagiola 0, Gatto ne. All. Giuliani

Arbitri: Cerquoni e Balboni di Torino

Durata set: 25’, 27’, 27’, 28’

Note: Spettatori 1450, Taranto: bs 11, ace 5, mv 7, errori punto 7, attacco 52% – ricezione positiva 77% ( perfetta 41%) Loreto: bs 17, ace 4, mv 12, errori punto 12, attacco 49%, ricezione positiva 72% ( 48% perfetta).

La Prisma Taranto si sbarazza del Loreto grazie ad una prestazione tatticamente ineccepibile e balza solitaria in vetta alla classifica.
” E se ne va, la capolista se ne va…” intonano i tifosi rossoblù andando a ripescare quel coro che nella stagione 1999-2000 accompagnò l’allora Club Vacanze Taranto in serie A/1.
La formazione rossoblù ha preparato con grande meticolosità l’importante appuntamento e lo si è visto chiaramente sul parquet dato che è stata messa la museruola ( ottima la prestazione a muro di Heikkinen, autore di una delle prestazioni più convincenti della stagione) all’attaccante ospite più temibile, l’opposto Chocholak ( secondo nella classifica dei bomber di A/2) ridotto ai minimi termini ( 8 punti, 30% in attacco, cinque errori punto), e sono stati limitati i due centrali, soprattutto Pavan, con i quali il palleggiatore Mattera ama molto dialogare.
Oltre al maggiore tasso tecnico di Taranto la differenza tra le due squadre è emersa anche sottolineando due dettagli di non poco conto, ossia che dalla panchina di Taranto si possono pescare giocatori di valore ( Gatin, Valdir, lo stesso Giosa) mentre Loreto ad esempio è stato costretto a tenere in campo Chocholak che pure meritava di essere sostituito in qualche frangente considerando anche l’indisponibilità di Durante e poi quel pizzico di fortuna che ha assistito coach Di Pinto che ha indovinato tutti i cambi in battuta ( chi è entrato ha messo la palla dall’altra parte del campo, creando insidie) mentre sull’altra panchina coach Giuliani avrà certamente imprecato per gli errori dei suoi ( due di Pecorari ed uno di Biagiola, entrambi entrati a freddo).
Il quarto successo consecutivo da tre punti porta sicuramente la firma illustre di Schuil che, davanti ai propri genitori ( piccola scaramanzia, quando ci sono loro in tribuna la squadra dell’olandese vince sempre, ndc), ha confermato di rappresentare un lusso per la serie A/2 ma va sottolineato anche l’aspetto tattico ben curato da coach Di Pinto il quale soprattutto nel secondo set in un momento importante della gara ( 19-18 per i rossoblù) ha azzardato un cambio in battuta (quella flottante ma insidiosa di Giosa al posto di quella in salto di Patriarca) che è valso al suo team l’allungo decisivo ( 22-18) per le sorti del parziale, spezzando così l’equilibrio che si era venuto a creare.
Sin dal primo set la Prisma ha fatto capire come la sicurezza acquisita con il miglioramento generale dell’intesa ( De Giorgi e Schuil sono ora in perfetta sintonia ad esempio) e l’arrivo di un bel filotto di vittorie abbia consentito alla squadra di giocare in modo più sciolto e libero da qualsiasi condizionamento mentale.
Taranto ha tenuto praticamente sempre a distanza di sicurezza l’avversario che in parte ci ha messo anche del suo con tre errori gravi in attacco del giovane schiacciatore lettone Peda, risultati determinati ( due consecutivi sul 14-13 per Taranto ed uno sul 24-21). Il momento decisivo però è da circoscrivere quando sul 19-19 gli jonici hanno piazzato un parziale di 3-0 ( punto in attacco di Schuil, muro vincente di Heikkinen su Spairani e splendido mani e fuori di Castellano).
Nel secondo parziale la pressione esercitata a muro su Chocholack ( 11% in attacco alla fine del set) ha sortito effetti benefici ed ha costretto il palleggiatore Mattera a reimpostare il gioco. Anche qui nel momento di massimo sforzo per raddrizzare il set ( dal 22-21 al 22-20) Loreto nei successivi quattro punti ha commesso due errori in battuta che gli hanno tagliato le gambe.
Il terzo set ha avuto un andamento differente quando Mattera, capita la serata negativa del suo opposto, ha cominciato a innescare con continuità Peda ( otto punti e 78% in attacco ) con la conseguenza di un vantaggio diventato largo (15-20) ed in parte vanificato per merito di un devastante turno in battuta di Schuil ( tre ace consecutivi dal 16-20 al 19-20) con una rimonta di Taranto che sembrava completata (23-23 successivo) ma improvvisamente sfumata grazie al coraggio di Mattera
( colpo di seconda, un azzardo che solo un giocatore di personalità può permettersi) ed un muro di Peda sbattuto in faccia a Castellano.
Nella quarta frazione di gioco la partenza a razzo dei rossoblù (dal 5-4 al 10-4 sino al 16-10 con tre muri di Heikkinen in questo spicchio di gara) ha frenato ogni tentativo di riemergere da parte del Loreto che pure ha provato a restare in partita ( 24-22). Dal 22-18 al finale 25-22 in pratica la partita si è decisa in battuta ( tre errori ed un ace per Loreto, due errori di Taranto ed un attacco out di Schuil).
La capolista se ne va….

UFFICIO STAMPA
g.saracino@tarantovolley.191.it