PREMIER HOTELS REIMA CREMA – SÜDTIROL ALTO ADIGE BZ 3-0 (27-25, 25-17, 25-15)
PREMIER HOTELS REIMA CREMA: Maia 3, Yoko 27, Rigoni 6, Aiello 8, Finazzi 9, Egeste 4, Caprotti (L), Mozzana, Garilli. N.e. Cetrullo. All. Mario Motta.
SÜDTIROL ALTO ADIGE BZ: Monopoli 2, Kirchhein 14, Heikkinen 3, Sborgia 3, Lirutti 7, Gil 3, Susio (L), Casagrande, Postiglioni 2, Eurico 3. N.e. Santià, Götsch. All. Flavio Gulinelli.
ARBITRI: Ilaria Vagni di San Sisto (Perugia) e Silvia Vannucci di Siena.
DURATA SET: 26′, 21′, 19′.
NOTE – Crema: battute errate 13, aces 4, errori 7. Südtirol: battute errate 11, aces 3, errori 9.
CREMA – Un Südtirol Alto Adige irriconoscibile, rispetto a quella squadra capace di vincere sette partite di fila prima di arrendersi – nell’ultimo turno – ad un Taviano con l’acqua alla gola, incappa in una pesante seconda sconfitta consecutiva che significa addio ai sogni di terzo posto. Loreto è ormai irraggiungibile, e anzi adesso il team di coach Gulinelli dovrà guardarsi le spalle per proteggere la quarta posizione dagli assalti di Bassano (per fortuna degli altoatesini sconfitto da Santa Croce) e Ferrara, che si è portata a -3. A castigare il Südtirol è stato un Crema in grandissima forma, trascinato da un incontenibile Yoko, che colleziona a sua volta la settima vittoria di fila consolidando le ambizioni di playoff. Ma le attenuanti, per gli altoatesini, non mancano: “Non voglio cercare alibi di fronte ad una sconfitta di queste proporzioni – dice Flavio Gulinelli – però la mia squadra viene da una settimana difficile, passata a cercare palestre (il Palaresia era impegnato da una manifestazione ndr) e in condizioni organizzative precarie. Dopo un primo set perso ai vantaggi, abbiamo smesso di giocare. Crema ha sicuramente giocato bene, ma noi abbiamo pagato non tanto i problemi tecnici quanto quelli mentali e motivazionali”.
Primo set. Sestetti annunciati con Yoko tornato a giocare fuorimano (al posto dell’infortunato Toppel) in diagonale con Maia, Finazzi ed Egeste al centro, Aiello e Rigoni di mano, Caprotti libero. Bolzano risponde con le diagonali Monopoli-Kirchhein, Heikkinen-Sborgia e Lirutti-Gil con Susio libero. Primi scambi all’insegna del cambio palla e del gioco in posto 3, con i centrali in buona evidenza grazie alle ricezioni ottimali. Il primo break (9-12) lo firmano gli altoatesini con un ottimo turno al servizio di Monopoli, che sigla anche un ace, ma Crema risponde con un muro di Finazzi e poi impatta (13-13). Bolzano mette a segno un altro allungo che potrebbe essere decisivo (19-21 su errore Yoko) ma il team di Motta non molla e con un parziale di 5-2 si porta alla palla set procurata da Yoko. Poi Aiello sbaglia il servizio (24-24), Yoko mura Kirchhein (25-24) che poi firma da seconda linea il 25-25, quindi Finazzi su primo tempo a una mano di Maia (26-25), chiude Yoko che sfrutta un errore in fase di costruzione dei biancorossi.
Secondo set. Crema esce a razzo dai blocchi con Maia (un ace) al servizio: 2-0, Kirchhein risponde (2-2) e si avanti a braccetto fino al primo timre out tecnico (8-7). Al ritorno in campo i cremaschi si fanno valere a muro e coach Gulinelli è costretto a chiamare tempo sul 10-7. Intanto la partita, da una lotta tra centrali, si è trasformata in un duello tra opposti: sul 10-8 Yoko e Kirchhein hanno già messo giù 5 palloni a testa. Il parziale sembra avviato ad essere una fotocopia del precedente, quando Kirchhein su battuta dà ancora il via alla rimonta: da 11-8 per Crema all’11-11. Purtroppo per gli altoatesini, e buon per il folto (più di mille spettatori) e caloroso pubblico lombardo, è solo un’illusione: Yoko va a battere sul 14-13 e manda in tilt la ricezione ospite fino al 18-13. Gulinelli inserisce Eurico per Gil ma il risultato non cambia. Maia si esalta con due muri (20-14), Sborgia viene rilevato da Postiglioni, Crema allunga ancora e va alla palla set con Yoko (10 punti nella frazione), chiude Aiello con un ace a conferma della difficoltà del Südtirol in ricezione.
Terzo set. Gulinelli lascia in campo sia Postiglioni che Eurico al posto di Sborgia e Gil, ma la sostanza non muta: la squadra biancorossa soffre in ricezione, il gioco al centro è ridotto al minimo e gli sbocchi offensivi sono scontati. A questo si aggiunge un sempre più devastante Yoko, che firma il primo break della frazione (da 6-5 a 8-5) e anche l’allungo: sul 10-6 il suo score è già a quota 6. Sul 17-11 arriva un segnale di riscossa ospite con due muri Postiglioni su Yoko (17-13), ma è solo un fuoco di paglia. Crema rimette piede sull’acceleratore e vola sul 21-14 grazie a ricezioni sbagliate e palle lasciate cadere dagli altoatesini. La chiusura del match, con due errori di Kirchhein ed uno di Lirutti, è indicativa delle difficoltà di concentrazione della squadra del presidente Dalfovo.

Nella foto: espressione emblematica di Gil

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