Si è tenuta oggi pomeriggio al palasport “Massimo Serenelli” di Loreto la cerimonia di presentazione della stagione pallavolistica 2005-2006, nel corso della quale sono state presentate tutte le squadre della Società Pallavolo Loreto, con particolare attenzione alla Esse-ti Carilo, prima squadra maschile.
La manifestazione si è aperta con un discorso del presidente Luciano Serenelli, che ha sottolineato la sua soddisfazione per gli obiettivi raggiunti al termine della scorsa stagione dai vari reparti della società, e in particolare per l’ottimo campionato disputato dalla Esse-ti Carilo, che lo scorso anno è arrivata ancora una volta ai play-off. Serenelli ha poi augurato ai ragazzi dell’allenatore Giuliani di ottenere quest’anno altre grandi soddisfazioni e di raggiungere dei risultati ancora maggiori; in particolare, Serenelli ha espresso la precisa volontà della società di raggiungere al più presto la promozione in A1.
Dopo il discorso di apertura pronunciato da Serenelli, sono state presentate tutte le squadre (atleti e allenatori) del settore giovanile maschile e femminile, per poi arrivare alla presentazione della Esse-ti Carilo. I giocatori capitanati da Gianluca Durante sono stati invitati al centro del campo, dove sono stati accolti dal caloroso applauso del pubblico presente al Palaserenelli. Interrogato sulle nuova Esse-ti Carilo e sulla stagione che sta per iniziare, l’allenatore Alberto Giuliani si è dichiarato soddisfatto per la squadra giovane costruita quest’anno e ha elogiato la serietà, l’attaccamento al lavoro e la dedizione che i suoi ragazzi hanno dimostrato in queste prime settimane di allenamento. Giuliani ha ammesso che quest’anno il campionato di A2 sarà particolarmente combattuto, visto l’alto numero di squadre che si sono attrezzate per conquistare la promozione in A1, ma ha anche sottolineato che la Esse-ti Carilo è sulla carta un’ottima formazione. “Naturalmente – ha aggiunto mister Giuliani – sappiamo bene che i campionati non si fanno sulla carta e quindi tutti noi dovremo lavorare duramente per dimostrare che il nostro valore non è soltanto virtuale”.