La SEC Isernia Volley ritrova il feeling con la vittoria. Davanti al proprio pubblico, caloroso più del solito, che non lesina applausi e cori per i propri beniamini, i biancoazzurri si impongono per 3 set a 1 sulla Carife Ferrara.
Una gara non bellissima tecnicamente – come affermato dagli stessi protagonisti al termine del match – ma affrontata con la giusta concentrazione dagli uomini di Lorizio, che centra il primo successo in biancoazzurro.

I padroni di casa scendono in campo con un sestetto inedito, frutto dell’infermeria piena. Alderman gioca con una vistosa fasciatura al ginocchio, stringendo i denti fino alla fine. Tuttavia, per non correre pericoli, il tecnico pugliese fa sedere in panchina sia Longobardi che Scappaticcio. Batte opposto, Cricca e Di Marco al centro, Spescha e Rosso di banda e Gatto libero.

Sono proprio i due giovani Di Marco e Rosso i protagonisti: il centrale umbro è invalicabile a muro (7 i block per lui); lo schiacciatore scuola Cuneo è imprendibile in attacco (top scorer con 22 punti a pari merito con Batte). Al termine della contesa, tuttavia, l’azzurrino (Foto PRIMIO) da giocatore navigato sottolinea: “Questa non è la vittoria dei singoli, ma la vittoria della squadra!”, in effetti è così. La SEC Isernia ha mostrato netti miglioramenti in tutti i fondamentali, con una prestazione concreta e ordinata da parte di tutti. La superiorità a muro (16 i muri punto), l’ottima correlazione muro-difesa, la buona ricezione, l’incisività in attacco e al servizio, con gli ospiti messi in difficoltà tanto dai battitori al salto quanto dai servizi float di Cricca e Di Marco, hanno rappresentato le armi in più della SEC Isernia, alle quali non può non aggiungersi il settimo uomo: il calore del pubblico di casa.

L’incontro inizia con un muro di quello che sarà il protagonista in tale fondamentale, Andrea Di Marco, e procede in grande equilibrio, con Batte, Rosso e Cricca, da un lato, e i pari ruolo Gelli, Lucchi e Mengozzi, dall’altro, a macinare punti per le rispettive compagini. L’equilibrio viene meno intorno al ventesimo punto quando qualche errore di troppo al servizio e in attacco agevolano la galoppata degli uomini di Bissacco, che vanno a chiudere con Stagni lasciando i padroni di casa a 22.

Nel set successivo il sestetto pentro si fa immediatamente pericoloso in battuta. Il regista australiano, anche grazie alla buona ricezione, distribuisce ottimamente il gioco tra i suoi attaccanti, con Spescha in pipe che decreta il primo allungo pentro (11-8). In seguito, sono i due centrali a salire in cattedra: Cricca con un muro e un primo tempo suona la seconda sosta imposta dal regolamento, mentre due muri di Di Marco portano la SEC a più 9 (19-11). Lucchi e Stagni cercano di riavvicinare la Carife, ma i locali giocano in scioltezza e l’ennesimo muro del centralone umbro, in forza al sodalizio del presidente Vitullo, va a riequilibrare le sorti del match.

Nel terzo parziale gli estensi provano ad imitare i pentri con due muri poderosi, ma Rosso e Batte fanno pendere nuovamente la bilancia a favore della SEC. Lo schiacciatore biancoazzurro, classe ’85, è devastante in attacco; la Carife proprio non riesce a prendergli le misure e con molta probabilità Bissacco e il suo staff tecnico sono stati presi in contropiede da un sestetto inedito. Lo schiacciatore di Cuneo si ripete anche al servizio, due ace che fanno 18-12 e che danno tranquillità ai locali. Sulla sponda estense Fabbrini e Gelli provano a tenere il ritmo di Batte e Di Marco, ma senza riuscirci. Il palleggiatore auisse affida la palla calda del set a Mattia Rosso che non sbaglia e la SEC finalmente smuove la sua classifica ferma da due mesi.

La quarta frazione è giocata in totale equilibrio, anche Mengozzi e soci hanno grande necessità di smuovere la loro classifica. I biancoazzurri sono stanchi e si vede, in queste due settimane di stop hanno lavorato tanto; Alderman soffre, ma non molla. Lorizio e Bissacco sfruttano entrambi i due time out per far rifiatare i loro atleti e fanno bene, perché la frazione pare interminabile. Le tante palle match della SEC Isernia vengono costantemente annullate. Sul 29-28 Alderman affida a Spescha il pallone decisivo e lo schiacciatore romano dirige il suo “missile” in posto 6, lì dove nessuno può arrivare, facendo esplodere il PalaFraracccio in un abbraccio nel quale si sono sciolte tutte le tensioni e le negatività degli ultimi due mesi.
Da ierisera per la SEC…è un altro giorno!

Anna Palermo
Area Comunicazione
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