Una gara non bellissima dal punto di vista tecnico, ma assai intensa, quella tra la SEC Isernia e la Salento d’Amare Taviano, caratterizzata da un andamento altalenante delle contendenti e giustamente finita al tie-break. Una gara fotocopia rispetto a quella di andata, tranne per il risultato finale che questa volta premia i salentini del presidente Bruno.

Sono il tedesco Popp e il romano Spescha a mettere giù i primi due palloni, lasciando subito intendere che il match sarà giocato sulla potenza dei rispettivi “posto 4”. Quando il palleggiatore Paolucci si porta sulla linea dei nove metri il vantaggio dei pugliesi passa da +3 a +7 (7-14). Spescha e Rosso, sull’altro fronte, accorciano le distanze e Gulinelli si vede costretto a chiamare il tempo. Tuttavia, al rientro in campo è ancora Spescha a suonare la carica con due servizi che si stampano nella zona di conflitto tra Ereu e Pesenti. Il carioca Rodrigues non ci sta alla rimonta dei locali e inizia il suo personale show che alla fine lo condurrà ad essere il miglior realizzatore del match con 24 punti.

La Salento mette in cassaforte il primo set e inizia bene anche la frazione seguente; tuttavia, la SEC appare più tonica e decisa a rimettersi in carreggiata. Con un ace prepotente il cubano Batte riacciuffa la parità e dal 13° punto l’incisività in attacco di Simone Spescha, coadiuvato dal muro ben piazzato, che induce ad una serie di errori gli uomini di Gulinelli, fa un solco di quattro lunghezze. Gatto in difesa e Alderman in regia (subentrato a Longobardi sul finire della prima frazione) riescono ad amministrare tale vantaggio in tranquillità. Sarà il centrale ravennate Cricca a riportare le sorti dell’incontro in equilibrio con due primi tempi forzati, non belli, ma efficaci.

La differenza nel terzo set la fanno i pugliesi a muro. Tre block consecutivi portano Postiglioni e soci a suonare per primi la sosta tecnica di sospensione (3-8). Il gap a favore degli ospiti aumenta grazie ai colpi dell’opposto carioca, efficace tanto in parallela quanto in diagonale. Dall’altra parte della rete è il pari ruolo Batte a tenergli testa, ma quando sale in cattedra anche il venezuelano Ereu, lo schiacciatore di posto due in forza ai pentri non trova nei compagni un valido aiuto.

Nel quarto parziale, Di Marco ha preso stabilmente il posto di Costantini, richiamato in panchina sul finire del terzo set. I locali aiutati anche dal pubblico si fanno più pungenti. La precisione in ricezione favorisce il gioco sui centrali. I salentini per la foga di chiudere set e partita commettono qualche errore di troppo in attacco e anche quando riescono a superare il muro pentro devono fare i conti con la difesa (Rosso e Gatto impeccabili in tale fondamentale). La SEC Isernia trova il massimo vantaggio sul 20-11. Paolucci prova a giocare sui centrali, con Belardi che risponde presente all’invito del proprio palleggiatore; il gap si riduce (22-15) e Lorizio (Foto PRIMIO) con un time out spezza il ritmo ospite. Prima Rosso, poi un ace del centrale umbro Di Marco e ancora lo schiacciatore piemontese con un muro mettono il risultato al sicuro.

Si va al tie-break con la compagine del presidente Bruno che trova subito il giusto passo (7-10), ma bisogna fare i conti con il servizio di Spescha e Batte che fanno 12 pari. Il vantaggio locale arriva con gli attacchi vincenti di Rosso e Spescha (quest’ultimo miglior realizzatore dei pentri con 19 score), ma nel finale gli uomini di Gulinelli sono più lucidi e hanno la meglio ai vantaggi.

Al termine della contesa alla SEC resta un po’ di amaro in bocca per aver sprecato il vantaggio sul 14-13 del 5° set, ma il punto incassato è un punto guadagnato, alla luce della forza e dell’ottimo stato di forma degli avversari, e visti i risultati delle concorrenti alla salvezza, tutte uscite sconfitte. Il vantaggio dalla zona rossa si è portato a +10.

Anna Palermo
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