L’esordio casalingo del Fiorese Spa Bassano finisce con tutto il pubblico in piedi a cantare ed applaudire la nuova creatura di mister Cretu. Finisce ancora una volta 3-0 e a questo punto due indizi dovrebbero fare una prova: inutile scadere in stupidi e prematuri trionfalismi perchè siamo alla seconda giornata di campionato, ma resta il fatto, innegabile, che il Bassano è una squadra che piace, diverte e soprattutto vince. Vince per la seconda volta consecutiva con un 3-0 netto, strameritato; lo fa, dopo aver espugnato il difficile campo di Gioia del Colle, contro una delle squadre più temibili del campionato, quella Materdomini che, sebbene sia ancora a quota zero in classifica, resta comunque una delle squadre meglio attrezzate della categoria. Per la prima volta in sei stagioni di serie A2 in riva al Brenta si festeggia per due vittorie da tre punti nelle prime due partite, il che significa 6 punti e primo posto in classifica. Mai successo prima. Due vittorie consecutive nelle prime due giornate sono un risultato capitato solo nella stagione ’05-‘06, quando il Fiorese di Boldo dopo la vittoria casalinga sul Corigliano, andò a vincere a Spoleto, ma quell’anno erano stati due successi al 5° set. Piedi ben saldi a terra, chiaro, ma anche tanta soddisfazione e una bella iniezione di fiducia per il futuro di una squadra nuova, che può ancora crescere molto, tanto più se si pensa che Cretu non può ancora contare su Guarise, sulla via del pieno recupero, e Hradzira, utilizzabile solo dalla quinta di campionato.

Dall’altra parte della rete di sicuro non si è vista la vera Mater, ma buona parte del merito va dato giustamente al Bassano che, salvo una leggera flessione nel 3° set, non ha mai dato respiro ai pugliesi. E’ un Fiorese che esprime un bel gioco, che si compatta con grande ordine, che non molla mai nei momenti di difficoltà e che soprattutto è sempre ben messo in campo. I giallorossi battono con precisione e costanza, diventando letali in contrattacco grazie in particolare all’ottimo lavoro svolto in fase di muro-difesa. Dopo i 15 muri di Gioia del Colle, anche stasera il Fiorese ha alzato le barricate mettendo in grande difficoltà un palleggiatore di gran classe come Corvetta: alla fine le stoppate vincenti sono state 16, con Parusso (6 muri per lui) gran mattatore insieme a Tamburo (4 muri). Se ci aggiungiamo che la linea ricettiva Pagotto-Ogurcak-David in due partite non è mai scesa sotto il 70%, il gioco è fatto, perchè a giostrare il gioco c’è un certo Ronaldo. Riesce difficile dire chi sia stato il migliore in campo: Tamburo ha fatto il bello e il cattivo tempo, ha sbagliato pochissimo (appena due errori per lui) ed è stata un’arma letale con ben 20 punti a referto; David e Ogurcak sono due sicurezze , i centri, Parusso e Gitto, sono sempre velenosi e toccano un’infinità di palloni, Pagotto è onnipresente, Ronaldo si diverte. E i tifosi applaudono, nella speranza che due indizi facciano davvero una prova.

La cronaca. La Materdomini deve rinunciare a Peda fermo ai box per infortunio, mentre mister Cretu manda in campo il vittorioso sestetto di Gioia del Colle. Il grande equilibrio dei primi punti viene rotto sul 10 pari da una serie di muri vincenti che tagliano le gambe agli ospiti: Ogurcak stoppa Rosso, Parusso ferma Creus e siamo 12-10; Tamburo mura Argilagos, mentre Parusso stoppa nuovamente Creus portando i suoi sul 16-11. Il 18-13 è un muro di David su uno spento Mattia Rosso, mentre il punto del 25-17 è, nemmeno a dirlo, un muro di Parusso su Quadri. La Mater è frastornata, perchè il Fiorese sbaglia poco ed è micidiale in contrattacco. Nel 2° set la storia non cambia: al primo time out siamo 8-5 (muro di Ogurcak), al 2° 16-13 (attacco di Gitto). Dagioni toglie Rosso inserendo l’ottimo Cortina che gli fa guadagnare qualcosa in attacco. La Mater prova a risalire con Argilagos (22-20), ma i giallorossi sono indemoniati e chiudono 25-21 con una bomba dello scatenato David. Nel 3° set resta in campo Cortina e la Mater rialza la testa: il Fiorese sta sotto tutto il parziale (6-8, 13-16) e la partita sembra riaperta. Poi sale in cattedra Ogurcak che con tre punti consecutivi aggancia la parità sul 18 pari. E’ il colpo che stronca definitivamente le velleità dei baresi: Quarti sbaglia l’attacco e Tamburo mura Cortina per il 21-19 che di fatto chiude il match. Il match point finisce nelle mani di un grandissimo Tamburo che anche stavolta non sbaglia: 25-22 e fine della storia. Il Fiorese esulta, mentre il pubblico si spella le mani e si gode un primo posto che alla seconda giornata non vorrà dire granché, ma poco importa, in fin dei conti, finché dura, è giusto così.

(nella foto: l’esultanza di Michele Parusso)

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Mauro Sabino