Il direttore sportivo Michele Rota commenta la gara dei blues e plaude la prova del collettivo:
“E’ stata una partita difficile: partivamo con grandi problemi di disponibilità, stanti le assenze di Orel, Alletti e Botto. In più c’era Caprotti in non perfette condizioni fisiche a causa di un problema ad un dente, per cui i presupposti non erano certo confortanti…
Ci alleniamo quasi da un mese con i noti problemi di organico, ma la squadra non si è nascosta dietro questa circostanza, anzi, ha lavorato sodo ed in campo ha offerto una buona prestazione, raccogliendo i meritati applausi dei nostri caldissimi tifosi”.

“Siamo partiti molto contratti, con alcuni errori dovuti secondo me più dall’emozione dell’esordio casalingo che da altro, ma poi ci siamo sciolti ed abbiamo trovato i nostri punti di riferimento, vincendo la gara senza grossi patemi.
Un plauso a tutta la squadra con un pensiero particolare per Jacobsen, che con due battute insidiose ci ha permesso di vincere il primo, combattutissimo set.
Luca Monti e Marco Camperi hanno fatto bene ad inserire il danese in battuta nel momento giusto e Axel ha ripagato la fiducia con due mezzi aces, consentendo a Finazzi di mettera a terra i due “rigori” del 26-25 e del 27-25.
Ogni vittoria, come è ovvio che sia, dà fiducia e morale, ma questa è una vittoria particolare: ripaga la squadra dei sacrifici del gruppo, che si è allenato a ranghi ridotti nell’ultimo mese senza farne però un dramma e mantenendo, cosa non assolutamente facile, un buon livello qualitativo di lavoro”.
Domani il centrale Aimone Alletti si sottoporrà ad un esame che dovrebbe mettere la parola fine sulla sua indisponibilità.
“Esatto: il responso di domani potrà darci la conferma del suo immediato ritorno sul campo; la società ha voluto andare sino in fondo per escludere qualsiasi complicanza, seguendo l’esperto parere del prof. Inama, un luminare della cardiologia.
Inoltre, siamo sempre sul mercato alla ricerca di uno schiacciatore, ma lo scenario è piuttosto drammatico.
Sembrava dovesse andare in porto l’operazione Dolfo con Treviso, ma, nonostante non ci sia ancora l’ufficialità, a quanto pare il ragazzo non accetta il trasferimento a Crema per motivi personali; tra le società era già intervenuto un accordo di massima, sempre nel caso che l’atleta avesse gradito l’operazione.
Credo che fosse per lui una buona chance di crescita, un banco di prova molto interessante.

Sul fronte estero, le norme federali che impediscono il primo tesseramento di atleti stranieri (anche comunitari !!) Under 23 limita molto il campo d’azione: oltre a ciò, di questi tempi gli atleti buoni o hanno già squadra oppure sono vincolati a contratti troppo onerosi per le nostre casse.
Dovremo aver pazienza; troveremo, come sempre abbiamo fatto anche in passato, l’atleta che cerchiamo, senza spasmi.
Per ora l’unica cosa che dobbiamo fare con urgenza è quella di garantire all’allenatore 12 atleti in palestra per svolgere gli allenamenti in modo proficuo”.

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