E’ l’ultima partita di campionato dell’anno quella che la Codyeco si appresta a disputare a Città di Castello, nell’altl Umbria.
Domenica 28 dicembre i conciari osserveranno poi il loro turno di riposo per cui, il match di Città di Castello è proprio l’ultimo in programma per i biancorossi di Gian Domenico Dalù.
La Codyeco è seconda e vuole mantenere questa posizione da qui al giro di boa; per farlo deve vincere in Umbria sul campo della penultima della classe.
Sulla carta il risultato sembrerebbe scontato considerati i venti punti di distacco che separano le due formazioni.
I “Lupi” inseguono infatti il Bassano a quota 29 mentre i tifernati dispongono soltanto di 9 lunghezze e, col Catania ed il Castelfidardo sembrano i maggiori indiziati alla retrocessione in B1.
Ma la partita in programma al PalaEngels sarà più difficile di quanto si pensi per i santacrocesi e non deve illudere il fatto che la “Gherardi Cartoedit Tratos” sia stata travolta per 3-0 in casa, domenica scorsa del Cavriago.
I biancorossi di Andrea Radici sono stati richiamati in settimana a dovere dal presidente Arveno Joan per dar corpo ad una bella reazione al cospetto della quotata compagine della zona del Cuoio.
Le due formazioni quest’anno si sono incontrate due volte in precampionato, di cui una in occasione del “Memorial Parenti” a Santa Croce.
Ai “Lupi” sono convinti che giocatori come Di Manno, Spanakis, Sabo, Marra ed altri, vorranno dar vita ad una partita tutta incentrata sulla grinta e sulla determinazione al momento in cui si troveranno dinanzi De Paula e compagni.
Il piccolo ed angusto impianto della cittadina dell’alta Val Tiberina potrebbe “contribuire” ad infiammare una partita che la Codyeco dovrà giocare con grande concentrazione ed assennatezza tattica per aver ragione di un avversario che potrebbe puntare su un tipo di gara all’insegna del massimo agonismo.
Statisticamente la Codyeco Lupi torna a giocare a Città di Castello dopo ben 19 anni. L’ultima volta che i santacrocesi si presentarono nel ribollente impianto tifernate fu nel novembre del 1989 ed i padroni di casa si imposero per 3-1.
Quel giorno “Vladimiro il Grande” Tchernichov osservò un turno di… semi-riposo ed i forti umbri che potevano contare su atleti di valore come Kalab, Nardi, Leonardi, Giogli e sul giovane Sartoretti si imposero decisamente.
Arveno Joan era alla presidenza del team guidato da Fausto Polidori.
Quelo era un Città di Castello decisamente più forte rispetto a quello attuale ma, giocando nello stesso “difficile” impianto di gioco, la Codyeco dovrà usare tutte le precauzioni del caso.

Ufficio stampa Codyeco Lupi