“Davvero una brutta partita” questo il commento di coach Fenoglio al termine del match che ha visto la Olio Pignatelli Isernia soccombere al tie break sul campo della Pallavolo Catania.

Una gara dai due volti quella disputata da Valera e soci: primi due set da dimenticare (anche se c’è da dire che con la vittoria del primo, perso ai vantaggi per 33-31, la storia da raccontare sarebbe sicuramente un’altra); mentre una terza e una quarta frazione giocate con grande autorevolezza, in primis da Gemmi e Libraro portabandiera indiscussi del team biancoazzurro. Il quinto gioco fa un po’ storia a sé, con la stanchezza che la fa da padrona e che inevitabilmente ne condiziona l’andamento. Alla fine vince Catania apparsa più lucida proprio nel finale. Tuttavia, seppur il rammarico resta per la sconfitta, il bicchiere va visto mezzo pieno per il punto guadagnato sul campo di una formazione che lotta consapevole del fatto che non ha nulla da perdere.

La gara inizia con Catania che si fa sentire dalla linea dei nove metri. L’ace di Zanette (12-7) induce Fenoglio al tempo che consente a Isernia di ridimensionare lo svantaggio e di riportarsi in parità con un mani out di Gemmi al rientro dalla seconda sosta tecnica. Il trainer pentro viste le difficoltà di Van der Wel opta per De Luca, ma dopo due battute ficcanti l’opposto laziale accusa una forte fitta sopra il ginocchio ed è costretto a lasciare il campo. Isernia tiene duro e conduce Catania ai vantaggi; le palle set si annullano dall’una e dall’altra parte, Inserra e Zanette non sbagliano quelle decisive che fanno 1-0 in conto set.

Nella frazione successiva sono ancora i padroni di casa a partire meglio ed è ancora Zanette dalla linea dei nove metri a far chiamare il tempo a Fenoglio, al rientro Isernia prova a restare in partita, ma i padroni di casa sembrano più risoluti in attacco. Libraro e Gemmi (ripettivamente 24 e 23 punti), spesso con muro a tre, fanno quello che possono e i centrali non hanno miglior sorte. Il muro di Inserra su Pagni (entrato per Peralta) fa 22-17 con Catania che può gestire con serenità il gap a proprio favore, ma la Pignatelli seppur non riesce a ribaltare la situazione chiude in crescendo: l’ace di Gemmi, il muro di Peralta, il secondo tocco di Valera e la parallela di Van der Wel fanno ben sperare, ma l’ace di Facundo Conte, a tratti superlativo, stroncano ogni velleità ospite.

La chiusura in ripresa dei biancoazzurri è il punto di partenza per far bene nel set successivo e, difatti, dopo l’innesto di Bertoli per Van der Wel Isernia ritrova concentrazione e concretezza nei diversi fondamentali. Il servizio del nuovo entrato porta i suoi in vantaggio (7-8) mentre gli schiacciatori di posto quattro Libraro e Gemmi fanno gli straordinari. Il partenopeo si concede una pipe da manuale e un muro su Maccarone per sancire il 16-20, mentre tocca al marchigiano chiudere il set che riapre il match.

Dopo una prima parte giocata in equilibrio è ancora lo scuola Lube a mettere il piede sull’acceleratore nel quarto parziale e a portare con quattro attacchi consecutivi la Pignatelli sul +3; dall’altra parte, è Maccarone a provare il colpaccio, ma la battuta errata di Inserra porta Catania all’ottavo tie break stagionale.

Nel quinto set la resistenza di Isernia si ferma al cambio campo, poi Conte (il migliore in campo tra gli etnei) in attacco e Smerilli in difesa con grande sagacia trascinano i locali ad una vittoria non scontata, ma meritata. Isernia, porta comunque a casa un punto prezioso, ma deve fare mea culpa per qualche errore di troppo in attacco che è costato sia il primo che l’ultimo set.

I biancoazzurri partiti questa mattina dalla Sicilia rientreranno in Molise solo nel tardo pomeriggio. A domani la ripresa degli allenamenti con il pensiero rivolto alla difficile gara interna con Castellana, che ieri ha osservato il turno di riposo.

Anna Palermo
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