Si chiama “Catania Sportiva S.p.A.”. Nasce dalla Pallavolo Catania che resterà il cardine della nuova società per azioni. Ma il progetto riguarda anche altri importanti asset: l’apertura ad un consorzio con altre società sportive, il rilancio di manifestazioni sportive tradizionali, la gestione di eventi e di impianti sportivi e, non ultima, la comunicazione.
La “piccola svolta epocale”, con la trasformazione della Pallavolo Catania da S.r.l a S.p.A., è stata suggellata ieri, in assemblea, dai 50 soci del club etneo, protagonisti del presente e del futuro della società, ed è stata illustrata oggi nel corso di una conferenza stampa.
Il percorso è stato velocissimo. Il gruppo dirigenziale rossazzurro, in meno di due anni, è passato da una forma associativa di amici appassionati di pallavolo ad una Società per Azioni.

Il primo a prendere la parola in conferenza stampa è stato Giuseppe Gitto, presidente della prima società sportiva non calcistica catanese ad essersi trasformata in S.p.A. Gitto ha ringraziato Luca Di Mauro ed Enzo Falzone, presenti in sala e presidenti rispettivamente del Cus Catania e della Fipav provinciale, “da sempre vicini alle sorti della Pallavolo Catania”: “Questa nuova S.p.A. – ha detto Gitto – ha tra i suoi azionisti 50 soci sostenitori che hanno deciso di scommettersi e di puntare su questo progetto. Il lato tecnico, legato alla nostra squadra che sta facendo benissimo, sarà sempre primario, ma c’è tanto altro: come i progetti editoriali e il coinvolgimento di altre discipline sportive”.

E’ toccato poi a Marcello Marina, socio e consulente legale della Pallavolo Catania, oltre che artefice materiale della trasformazione in S.p.A., illustrare i perché di una Società per Azioni sportiva. Il tutto attraverso un’accurata serie di slide che, attraverso grafici e punti chiave, hanno spiegato il percorso tecnico-giuridico, le norme di riferimento e i principi della trasformazione.
“Il progetto è ambizioso – ha detto Marina – in quanto comprende anche la volontà di aprire ad altre società sportive. Diventare Società per Azioni rappresenta anche un chiaro segnale di legalità, di organizzazione e di rispetto delle regole. Un esempio di tutto questo è il codice etico di cui ci siamo dotati e che rappresenta un modello giuridico-legale di una certa valenza”.

“Proprio il codice etico – ha aggiunto Fabio Pagliara, amministratore delegato di “Catania sportiva” – è stato il segnale di come a Catania, città difficile per molti aspetti, si possa parlare di etica e di legalità. In questi giorni i quotidiani on-line hanno riportato la notizia che anche la Virtus Roma Basket si è dotata di un codice etico, ma noi, senza per questo voler fare gare, ci abbiamo pensato un mese fa…”.
Pagliara ha poi parlato degli altri asset della nuova S.p.A.: “Vorremmo rivoluzionare il concetto di fare sport, partendo dalla pallavolo, sempre al centro del nostro progetto, per confrontarci, e consorziarci magari, con altre società sportive. La nostra volontà consiste anche nel porci come interlocutori fra le federazioni, le società e le amministrazioni nella delicata questione della gestione degli impianti. Basilare poi nella nostra gestione, è la comunicazione. Pianeta Catania, a noi fortemente legata, sta crescendo: sono tante già le trasmissioni televisive che produciamo, e altre ne lanceremo, sempre improntate alla catanesità. L’obiettivo è spingerci sempre di più verso le nuove frontiere della comunicazione: a breve daremo il via alla prima web radio di Catania per poi trasportare il progetto anche sul video, creando una web tv”.