A cinque giorni dal raduno, con il primo impegno previsto in sala pesi per lunedì 17 agosto alle ore 10.00, abbiamo raggiunto telefonicamente Marco Fenoglio, riconfermato tecnico dei pentri dopo l’esaltante passata stagione, per cercare di carpire lo spirito con il quale si appresta a sedersi per il secondo anno consecutivo sulla panchina de La Fenice Volley Isernia.
“Se me lo chiedi in questo momento ti dico che lo spirito è ancora vacanziero e lo sarà fino a lunedì, poi si inizierà a lavorare con impegno e con il mio solito spirito guerriero”.

Rispetto ad un anno fa, quando Fenoglio è subentrato in corsa, questa volta il tecnico cuneese ha potuto valutare insieme alla società il potenziale umano e tecnico per affrontare la sesta stagione in cadetteria dell’Isernia pallavolistica, il che logicamente aumenta le sue responsabilità. “Senza dubbio le responsabilità sono aumentate, ma ciò non mi spaventa; la squadra l’abbiamo fatta insieme con la società, in particolare, mi sono sentito costantemente con Nico (Fraraccio, ndr) al quale ho fornito delle precise direttive e alla fine abbiamo costruito una formazione che è figlia di questi indirizzi, vale a dire fisicamente imponente”.

Una compagine cambiata per undici dodicesimi – unico superstite della passata stagione quel Lorenzo Gemmi riconfermato a furor di popolo e tanto voluto sia dalla società che dal tecnico – dove il compito primario di Fenoglio sarà quello di formare il gruppo.
“E’ vero. Prima di tutto viene il gruppo, poi per il resto del lavoro da lunedì vediamo cosa c’è da fare e le cose sulle quali bisogna insistere, ma la soluzione è semplice, si sa, con Marco Fenoglio o si adattano…o si adattano: non c’è che da scegliere! A parte gli scherzi per una squadra così rinnovata il compito più difficile è metterli insieme e trovare subito la sintonia con il palleggiatore che viene da un altro tipo di campionato”. Ovvero trovare il gioco, perché come suol dire un certo Arrigo Sacchi, allenatore di calcio, ma in questo caso la regola vale anche per il volley, “il gioco non lo compri, lo crei”.
“Non posso che essere d’accordo, prima di tutto perché è difficile trovare una squadra bella e confezionata – argomenta Fenoglio – e poi perché se anche fosse così mi chiedo a cosa servirebbero gli allenatori. Il bello sta proprio nella capacità di trovare per un determinato tipo di gruppo un determinato tipo di gioco che è espressione dei componenti della squadra, ma anche – e soprattutto – di ciò che l’allenatore è riuscito ad imprimere loro attraverso il lavoro quotidiano”.

Quindi, comprati i giocatori da lunedì sarà il lavoro di gruppo in palestra a creare il gioco e le emozioni. Una prima adunata è fissata, tuttavia, già per domenica 16 agosto alle ore 19.00 presso i locali della nuova sede nella centralissima Piazza Concezione, occasione per brindare anche all’apertura di questo ulteriore punto di ritrovo per società e tifoseria.
Salteranno la convocazione il regista brasiliano Evandro, che atterrerà a Fiumicino solo nel primo pomeriggio di lunedì, e gli slovacchi Janusek e Piovarci impegnati fino a metà settembre con gli Europei.

Anna Palermo
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