La Olio Pignatelli Isernia infligge alla Canadiens Mantova la prima sconfitta del girone di ritorno grazie ad un gioco più di squadra, soprattutto nei momenti topici del match, rispetto a quello degli uomini di coach Marchesi che fanno affidamento sui singoli e non riescono a mettere in mostra quella coralità che li aveva portati ad essere l’unico sestetto imbattuto del 2009.

Così per la gara che vale il quinto posto (mentre la Nava Gioia del Colle, sul terreno amico, deve arrendersi al tie break allo strapotere della capolista Codyeco Santa Croce), molisani e virgiliani partono subito forte: l’equilibrio che regna fino al 13 è la necessaria conseguenza del gioco spregiudicato, sin dalla linea dei nove metri, delle due contendenti. Poi, prima della seconda sospensione tecnica, Isernia prova ad allungare suonando per prima la campanella con un errore in battuta di Barbareschi. Tuttavia, il secondo tocco di Paolucci e l’ace di Nemec riportano la situazione in parità. Nonostante le bordate tirate in battuta, i due estrosi palleggiatori, Valera e Paolucci, chiamano in causa i centrali, così Walter per Mantova e D’Avanzo per Isernia si mettono in mostra; proprio un primo tempo del centrale di Avella manda a servire il corregionale Libraro, che fa un mezzo ace capitalizzato da Gemmi per il vantaggio definitivo (22-20). La serie di errori in battuta favorisce la Pignatelli che si porta sul 24, e il centrale Pagni, sempre valido sostituto di Peralta, non sbaglia il suo servizio e con una battuta corta manda in bambola la ricezione lombarda per l’1-0.

L’avvio di seconda frazione emula quanto accaduto nel set precedente: equilibrio dettato dalla buona vena in attacco dei due sestetti con Valera che si appoggia con costanza su Darraidou, ma Gemmi e Libraro non sono da meno; per la Canadiens, Walter e Nagy prendono in mano le redini della situazione e sono proprio loro a premere sull’acceleratore per un +5 (15-20) che prima il muro di Pagni su Barbareschi e poi l’ace di Gemmi provano ad annullare (18-20), ma pur riavvicinandosi, la Pignatelli con un Gemmi (Primio Foto), davvero incisivo, non riesce a recuperare e Mantova pareggia.

Il muro di D’Avanzo sul pari ruolo Nemec fornisce il liet motiv alla terza frazione: un “di qui non si passa” che si materializza di lì a poco tra muri di martelli e centrali biancoazzurri e difese di Spampinato. Dopo la diagonale di Nagy (3-3), Gemmi lo emula e successivamente lo mura e prima del time out tecnico, al quale si arriva con l’errore in attacco del cubano Benito, c’è il tempo di rivedere all’opera l’argentino Peralta entrato per Pagni. E’ ancora un muro, questa volta di Valera, a dare avvio all’imprendibile manovra pentra in cui i martelli Libraro e Gemmi – autori rispettivamente di 19 e 18 punti – fraseggiano tra le pieghe dell’attenta difesa ospite estasiando il folto pubblico, il resto lo fa l’insidiosa battuta flottante di D’Avanzo che porta la Pignatelli sul 20-9 conquistato con l’ennesimo muro su Nagy, muro che porta la firma di Gemmi. Marchesi prova a metterci una pezza cambiando la diagonale palleggiatore opposto: fuori Paolucci-Nagy e spazio all’esperto Mazzoleni e Frosini, ma i biancoazzurri possono amministrare in tranquillità chiudendo con un primo tempo di D’Avanzo.

Almeno fino al 12 la parità torna a farla da padrone nel set successivo, poi Libraro e una serie di errori in attacco della Canadiens spianano la strada ai padroni di casa, che con un muro di Valera (il venezuelano ne metterà a segno 4) su Frosini, nel frattempo entrato per Nagy, si portano sul 17-13. Mantova prova a rientrare in partita facendo leva sullo stesso fondamentale – il muro – che tanto sta facendo pendere la bilancia dalla parte dei molisani: Nemec blocca prima Libraro e poi Gemmi riducendo il vantaggio locale ad una sola lunghezza, ma Libraro sale in cattedra con una diagonale stretta da applausi a scena aperta e si ripete anche dalla linea dei nove metri quando la sua battuta consegna l’assist a D’Avanzo per un tiro a porta vuota. Benito in pipe cerca di tenere a freno Isernia e lo stesso fa Barbareschi, ma l’errore al servizio di Nemec manda Gemmi sulla linea dei nove metri, il settempedano non forza e la scelta è azzeccata: Paolucci è costretto a una palla scontata che Peralta mura agevolmente. Marchesi chiama time out avendo gli uomini di Fenoglio quattro palle match a disposizione; rientrati in campo, Gemmi opta nuovamente per un servizio piazzato che ancora fa traballare la ricezione virgiliana, quindi da manuale del volley: palla difficile va all’opposto, ma Frosini la spara out, mentre la Pignatelli e il suo pubblico festeggiano la quindicesima vittoria stagionale e la quinta posizione in classifica.

Da domani l’obiettivo diventa mantenere il piazzamento e migliorarlo: la quarta piazza di un Latina, quasi in caduta libera, è lì a sole due lunghezze!

Anna Palermo
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