E’ il “quattro” il numero attorno a cui gira il magic-moment de La Nef. In quattro giorni i fidardensi hanno cambiato prospettiva al campionato, conquistando altrettanti punti, dimezzando il distacco dalla zona salvezza (da -8 al -4), iniziando il girone di ritorno con un confronto (ovviamente +4) bruciante rispetto all’andata. Il 2009 ha portato già due vittorie, quando in tre mesi ne erano arrivate appena tre: avanti “piano”, perché la costante è il tie-break (il quinto stagionale, di cui quattro favorevoli), ma il peso specifico degli avversari superati e la mentalità esibita indicano che il cambiamento è reale e porta frutti. «Abbiamo dimostrato che siamo vivi e siamo una squadra – spiega coach Gianluca Graziosi -. In tanti, nella nostra situazione, sarebbero andati in difficoltà, noi invece ci siamo ricompattati; seppur rimanga un miraggio, la salvezza ora ce la possiamo giocare. Contro Isernia avevamo toccato il fondo dal punto di vista emotivo: ci siamo chiusi nello spogliatoio, guardati in faccia e ripartiti. Non è un caso che finalmente il lavoro cominci a pagare ed è anche vero che le attenuanti ce l’abbiamo perché di fatto abbiamo iniziato un mese dopo gli altri tra problemi di tesseramento e l’arrivo di Gilson in corso d’opera». Battute due “big” del torneo come Roma e Codyeco…benvenga la trasferta di Latina di domenica prossima, viene quasi da pensare. Ma ancor prima di pensare a chi si avrà davanti, conta la “quadratura” che La Nef sembra aver ritrovato con il rientro in pianta stabile di Pirri e Belcecchi ed un rendimento in battuta e a muro che ha fatto passi da gigante.