Non riesce alla Prisma Taranto lo sgambetto ai Campioni d�€�Italia di Piacenza nel giorno del ritorno al Palamazzola dal quale mancava da oltre due anni.
Troppo forte e compatto il Piacenza per l�€�attuale Taranto, ancora alla ricerca di una sua identità di squadra. Tra gli scudettati, che presentano un squadra collaudata per cinque/settimi (Meoni, Marshall, Zlatanov, Bjelica e Durante c�€�erano anche la scorsa stagione), hanno esordito lo schiacciatore sloveno Urnaut ed il centrale finlandese Oivanen, al posto degli infortunati Bravo e Rak, tradendo pochissimo imbarazzo alla prima apparizione in Italia.
Prima della gara Rivaldo (23 punti e 48% in attacco) è stato premiato dall�€�amministratore delegato della Lega,Massimo Righi, per aver vinto nello scorso torneo la classifica dei marcatori e per essere risultato il miglior giocatore del torneo.
Una Prisma in definitiva dal doppio volto: carica, grintosa e con la testa nel match nei primi due parziali, remissiva e distratta negli ultimi due set.
Nel primo set nonostante una partenza sfavorevole (subito 1-4 per Piacenza) i rossoblu riescono a riagganciare l�€�avversario (9-9 muro di Cleber su Urnaut) ed a superarlo (10-9 ace di Abbadi). Sull�€�11-10 ha l�€�occasione per portarsi a più due ma Cleber la fallisce. Poi Piacenza, che in battuta forza parecchio con il trio Marshall-Zlatanov-Bjelica, rimette la freccia e costringe sul 15-19 coach Montagnani a chiamare tempo. Il set ormai è compromesso anche se la vitalità mostrata nei punti finali (da 16-23 a 20-24) rappresenta il prologo a quello che sarà un ottimo secondo set.
Ed infatti poco dopo Taranto ritrova il gioco. Più attenta nella fase muro/difesa, più pungente in battuta e più continua in attacco. Sale in cattedra Rivaldo che nel parziale realizzerà sette punti. Si gioca punto a punto sino al 9-9 poi la Prisma si stacca e piazza un parziale di 4-0 (13-9). Il primo attacco vincente dello spaesato Candellaro arriva sul 14-10. Un buon segno che significa che la Prisma c�€�è in tutti i suoi effettivi. I quattro punti di vantaggio sono un buon bottino ed i rossoblu lo gestiscono bene sino al termine del parziale facendo spellare le mani al numeroso pubblico del Palamazzola. Merito soprattutto dei tre brasiliani: Rivaldo-Cleber e Abbadi che approfittano della regia spumeggiante di Suxho.
Terzo e quarto set mettono a nudo i difetti attuali di una Prisma che se non riesce a giocare punto a punto lascia campo libero agli avversari che senza strafare prendono il largo puntando in parte sugli errori altrui ed in parte sulla fisicità di Marshall e Zlatanov due bombardieri che in pochi possono permettersi.

ufficiostampa@prismavolley.it – foto francesco paolo occhinegro