Essere veterano, di militanza (quarta stagione con la Prisma Taranto), in una squadra di serie A/1 ad appena ventitrè anni è quanto meno curioso. Il libero Antonio Ricciardello, è l’unico riconfermato della rosa della scorsa stagione (in realtà c’è anche il vice-palleggiatore Davide Quartarone per il quale è stato rinnovato il prestito con Montichiari). Un superstite lui che ha fatto parte dell’organico che nella stagione 2005-06 vinse il campionato di A/2 e che l’anno successivo conquistò uno storico piazzamento nei play-off scudetto e le semifinali di Coppa Italia.
Coach Montagnani dopo una chiacchierata con il ragazzo si è convinto che si poteva puntare sicuro su questo promettente libero siciliano (è nato a Messina) che nella stagione 2007-08 aveva interrotto il suo cammino in serie A per scendere in B/1 a riflettere su quale sarebbe stata la scelta di ruolo più giusta per la sua carriera: schiacciatore o libero?
Fortunatamente per lui lo scorso campionato ha scelto definitivamente il ruolo di libero disputando il primo campionato di A/1 da titolare offrendo un rendimento statistico più che buono (secondo posto per ricezioni perfette dietro un “mostro” come Farina).
“La società ha costruito una squadra equilibrata in grado di far bene la prossima stagione. Per me questo è un anno importante. Voglio confermare quanto di buono fatto la passata stagione” – afferma il giocatore siciliano – “Mi rendo conto che c’è ancora da migliorare ma io sono pronto a sudare in palestra. E per questo che non mi spaventa affatto quanto dettomi al telefono dal nuovo coach Montagnani ossia che ci sarà da lavorare tanto in palestra. Sinora non mi ha regalato niente nessuno. Io vengo da un paesino della Sicilia come Brolo non da Treviso o da Modena. Ho imparato che se non ti smazzi, passatemi il termine, in palestra non vai avanti”.
Ricciardello è stato a fine dello scorso campionato uno dei papabili convocati della nazionale sperimentale di Anastasi. Lui conferma e si lancia una sfida personale: “Si è vero lo staff tecnico azzurro mi segue e mi seguirà. Se mi confermerò su determinati livelli potrò sperare in una convocazione. Dipende da me. Anche perché sono consapevole che una stagione buona, nonostante i problemi avuti di assetto di squadra avuti l’anno scorso dovuti agli infortuni ed ai cambi di conduzione tecnica, può capitare a tutti. Ho bisogno di dare continuità alla mia crescita tecnica”.
Infine due parole sul ritorno a Taranto: “Sono contento che la società abbia deciso di tornarvi senza nulla togliere a Martina dove gli appassionati di volley ci hanno seguito con grande affetto. Però a Taranto ci saranno meno problemi logistici e noi potremo lavorare con maggiore tranquillità. Ai tifosi vecchi e nuovi dico di venirci a seguire come qualche stagione fa. Sono convinto che ci toglieremo delle belle soddisfazioni”.

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