Intervista a Vincenzo Di Pinto.

Ieri un risultato eccezionale, nonostante le difficoltà incontrate durante la settimana.
“E’ vero, è stata una settimana dura. Sapevamo già che Barone e Ananiev non sarebbero stati disponibili. A questo si sono aggiunti l’influenza di Coscione ed il blocco al ginocchio di Rivera. C’è da considerare, inoltre, che stiamo ancora gestendo il recupero post mondiale di Nikolov. La partita contro Treviso, dunque, era un’incognita per tutti noi, nonostante l’avessimo programmata in tutti i dettagli.
Il risultato positivo è motivato da una serie di fattori, quali sicuramente la compattezza a livello societario, la programmazione ed il tanto lavoro tecnico ed organizzativo in palestra, nonché la capacità di questo gruppo di saper affrontare le difficoltà”.

Dalla partita di Treviso quali i segnali positivi e cosa invece la preoccupa?
“L’aspetto positivo è la crescita dei giocatori che, non dimentichiamo, sono tutti giovanissimi. Quello che ora mi preoccupa ulteriormente è l’infortunio di Simeonov, perché per il gioco degli italiani saremo in difficoltà e perché la qualità in campo si abbassa.
Dico, piuttosto, che avrei preferito qualche punto in meno ma con la garanzia di avere tutti i miei giocatori disponibili. Sicuramente, in vista della partita contro Trento, dovremo pensare a gestire gli infortunati. Prevediamo che alcuni giocatori dovranno rimanere a casa, da Barone a Rivera, Simeonov e Ananiev. È’ una situazione che stavamo già affrontando ma che ora si è ulteriormente complicata”.

Qual è stato il punto di forza della squadra?
“Devo ringraziare tutti i miei ragazzi per il loro grande cuore, unitamente a quello della società e della Calabria intera che ieri si è fatta sentire ed è stata determinante.
Il primo è stato un buonissimo set, nel secondo siamo scesi in concentrazione e Treviso ne ha approfittato, il terzo set abbiamo fatto di tutto per perderlo, nel quarto invece siamo stati bravissimi a giocare a buon livello con pochissimi errori, nonostante Simeonov si sia fatto male a metà del set. Il capitano è stato straordinario a sacrificarsi, tra l’altro anche con un attacco determinante. Nel tiebreak è venuta fuori la forza di volontà del gruppo, con un Totò Ferraro che ci ha messo l’anima, facendo anche un grande attacco di palla alta.
Bravissimo anche Coscione a non perdersi mai nei momenti di difficoltà. In linea generale la squadra si è aiutata tantissimo, dimostrando compattezza ed affiatamento”.

Carmen Maduli