I numeri di Ray Poey sono sufficientemente eloquenti, anche se riferiti al campionato di A2 della passata stagione, che la M. Roma ha dominato dal primo all’ultimo incontro. L’opposto cubano capisce, comunque, che tutto questo non basta. “Perché – dice – anche se non l’ho mai giocato, il campionato di A1 è un’altra cosa, più duro, più massacrante, in cui la scaltrezza, l’abilità, il colpo d’occhio, ma soprattutto la potenza del braccio, devono essere determinanti ogni domenica”.
Giani punta su Poey come nel calcio un tecnico affida le sue speranze a un attaccante bravo anche se inesperto. “La stagione che sta per cominciare – continua Poey – sarà il mio vero banco di prova. Bisognerà spingere in maniera diversa, allenarsi con il massimo impegno e, in partita, cercare il meno possibile di commettere errori. In questi primi giorni di allenamento con i compagni, soprattutto con quelli che sono arrivati da poco, ho capito che sarà necessario fare gruppo e che, grazie all’esperienza di chi ha alle spalle medaglie e vittorie, la M. Roma potrà ritrovare il bel gioco che l’ha contraddistinta nelle sue prime due stagioni”.
Il problema di Poey, semmai, sta nell’attuale impossibilità di dialogare con il regista prescelto per fare il titolare. “Sarebbe utile che Uriarte, il giovane palleggiatore acquistato, potesse allenarsi con noi. Solo così potremmo capire il suo linguaggio tecnico e, insieme con gli schiacciatori, mettere a punto i movimenti giusti per ricevere il pallone da spedire dall’altra parte del campo. Purtroppo – continua l’opposto – l’argentino è con la sua Nazionale, ma devo dire che gli esperimenti, gli automatismi, in questi giorni, vengono bene anche con Paolucci”.
Poey non si sbilancia sulle ambizioni della M. Roma. “Come sempre – confessa – saranno le partite e il campo a dire chi siamo e dove possiamo arrivare. Comunque credo che i dirigenti abbiano allestito una squadra di grandissimo spessore tecnico, con ragazzi che hanno voglia di farsi apprezzare anche a Roma”.
Tra i nuovi arrivati c’è anche Milan Bencz, che nelle prime partitelle si è presentato in grandissima condizione. “Bencz – dice Poey – è bravo. Per essere un ventiduenne ha mostrato un fisico eccezionale e non sembra affatto che sia arrivato l’altro giorno. Certo, gli manca un pochino di esperienza, secondo me può diventare ancora di più bravo e importante per la squadra”.