Domenica il PalaOlimpia è stato un vero e proprio palcoscenico che ha visto numerosi attori destreggiarsi con grande abilità davanti a circa 2500 spettatori, la Marmi Lanza ha ottenuto la quarta vittoria consecutiva da tre punti contro San Giustino e con l’ace di Pajenk tutto il pubblico in piedi ha applaudito alla nuova impresa dei ragazzi di Bagnoli. A tifare Lasko e compagni sugli spalti gli amici del Centro Sportivo Italiano che domenica hanno festeggiato al PalaOlimpia il CSI DAY con duecento tra ragazzi e tecnici del volley; impossibile poi non notare nelle prime file anche gli atleti rugbisti della Franklin & Marshall Cus Verona Rugby che – abbandonato il consueto campo del Gavagnin- hanno incitato a gran voce gli scaligeri. Le due squadre inoltre al termine del primo parziale si sono scambiate i palloni autografati, gesto di buon auspicio per il proseguo della stagione. Il fisico e la tecnica dei giocatori gialloblù non hanno lasciato indifferente Danilo Beretta, coach del Franklin & Marshall Cus Verona Rugby: “Vedere da vicino i giocatori della Marmi Lanza Verona è stato uno spettacolo”. Beretta si è poi lasciato andare a una battuta; “Quasi quasi Lasko e Cala me li prendo in squadra. Con la loro altezza, potrebbero darci una mano in touche, vale a dire nelle rimesse laterali, e farsi rispettare anche in un campo da rugby”. Beretta aspetta di vedere i giocatori della Marmi Lanza al Gavagnin: “Se non come giocatori di rugby – conclude – almeno come nostri ospiti durante e dopo una nostra partita di serie A”.
I tifosi scaligeri ( da notare tra l’altro che anche domenica sono stati tra i più numerosi del volley nazionale) hanno potuto gustarsi una domenica davvero speciale: già all’ingresso hanno ricevuto il consueto giornalino con le notizie più importanti della gara e hanno potuto conoscere e incontrare, grazie al progetto “Porte Aperte alla Solidarietà”, l’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma sezione di Verona Onlus; l’AIL si occupa della ricerca per sconfiggere i tumori del sangue, all’assistenza per aiutare il malato e la famiglia, oltre a curare progetti di sensibilizzazione. Le due formazioni di Verona e San Giustino sono scese in campo indossando magliette e cappellini dell’Ail e diventando così testimonial dell’iniziativa. Proprio stamani è arrivato in sede della BluVolley un messaggio del Presidente dell’Ail Daniel Lovato: “Grazie infinite per l’attenzione che avete riservato a favore di AIL e ovviamente un ringraziamento a tutta la BluVolley per l’opportunità che ci avete dato. Per noi giornate come queste sono essenziali ai fini della sensibilizzazione”.

INTERVISTE LATTEMIELE
MERCOLEDÌ MEONI VIENE BRACCATO DAI MICROFONI DI “FUORI BANDA”
Sta calcando i campi della Serie A1 da 20 anni esatti. Ha vestito in passato maglie dai colori sacrosanti come Padova, Montichiari, Macerata, Parma, Trento e Piacenza, con le quali ha sbancato la maggior parte dei trofei tra Italia ed Europa. In maglia azzurra ha esordito nel 1994 e si è pure tolto la soddisfazione di vincere un Campionato del Mondo quattro anni più tardi.
Da questa stagione Marco Meoni si è trasferito nella città di Romeo e Giulietta, ha indossato i colori gialloblù, con i quali è stato nominato due volte miglior giocatore in occasione della 3a gara di andata e della 1a di ritorno, e quando scende in campo fa girare la Marmi Lanza Verona come solo lui sa fare.
Mercoledì 9 febbraio potremo ascoltare il regista gialloblu sulle frequenze di LatteMiele a partire dalle 14.20, all’interno del contenitore radiofonico “Fuori Banda”, curato e condotto da Marco Caronna.
L’intervista inizia con una battuta del conduttore: “Nonostante tu sia un palleggiatore di lungo corso ti stai togliendo ancora belle soddisfazioni con Verona. La tua Marmi Lanza ha iniziato un girone di ritorno stellare”. “Volevi dire vecchio, vero?! – risponde divertito Meoni – Dillo pure che sono vecchio, ma ad ogni modo per Verona è davvero un momento magico; abbiamo centrato quattro vittorie su quattro dall’inizio del girone di ritorno e le ragioni di questo buon momento sono tante. Non ultimo sicuramente lo scotto di guardare dagli spalti del PalaOimpia come spettatori la Final Four di Coppa Italia, da poco conclusa”.
Caronna prosegue: “Credo sia importante, se hai voglia di parlarne, raccontare anche alle persone che non sono direttamente coinvolte nel mondo del volley la delicata esperienza che hai passato qualche mese fa…”. “Mi dici subito una cosa importante – risponde il numero 6 veronese – perché proprio di esperienza si è trattato e con questo nome voglio continuare a chiamarla. In due parole, sono stato assalito da attacchi di panico, ripetuti e frequenti, che mi hanno paralizzato per un certo periodo rispetto alla mia vita di giocatore. Non riuscivo più a mettere piede in campo e dopo averlo fatto centinaia di migliaia di volte, forse milioni, non riuscivo più a palleggiare nemmeno un pallone. Forse la vita particolare che fa uno sportivo da un lato mi ha oppresso, dall’altro però mi ha aiutato a reagire: non ho avuto paura di ammettere la mia difficoltà e farmi aiutare. Oggi posso dire che, nonostante il problema non sia completamente risolto, sono capace di conviverci.”
“Questo dimostra una volta di più come tu abbia una personalità che va ben oltre il rettangolo di gioco – prosegue Caronna – e credo sia importante, anche per chi non ti conosce come pallavolista, ma vive la tua stessa esperienza, sapere che persino un ‘Campioncione’ come te ha avuto il coraggio e la forza di farsi aiutare”. “La mia consapevolezza – prosegue il regista – è quella di sapere che seppure ho la fortuna di fare un lavoro che amo molto, e per il quale sono ricompensato in mille modi, questo non mi rende immune da problemi che hanno tutte le persone, e che, come tutte le persone fanno, devono essere affrontati. Quel periodo mi ha fatto capire molto cose in più di me stesso e del fatto che, anche se faccio un lavoro privilegiato, sono sempre e comunque una persona in mezzo alle persone”.
Caronna stempera e prosegue: “Beh, sembri ancora meglio di prima! Ma tornando al Campionato, dimmi un po’, come andrà a finire Macerata – Verona?”; e Meoni ribatte: “Secondo me Macerata dovrebbe concentrarsi di più sulle Coppe Europee…”.
“Non c’è che dire – conclude il conduttore – . Bentornato Meoni!”.
L’intervista sarà in diretta anche online su www.lattemiele.com o collegandosi al link di lattemiele su www.legavolley.it

Nella foto: lo spettacolo del PalaOlimpia (Fotoexpress).

Francesca Paradiso
Ufficio Stampa
Marmi Lanza Verona