Mondiale per Club: Trentino Diatec raggiunge la Finale.


Domani alle 18.00 in diretta su Sportitalia 2 il match per il titolo mondiale


 


Risultato 1a Semifinale


Trentino Diatec – Zenit Kazan 3-0 (25-14, 25-20, 25-14)


 


TRENTINO DIATEC: Juantorena 17, Birarelli 4, Stokr 19, Kaziyski 11, Djuric 8, Raphael 2, Bari (L); Colaci, Lanza. N.e. Sintini, Burgsthaler, Uchikov. All. Radostin Stoytchev.


ZENIT KAZAN: Abrosimov 2, Vermiglio, Anderson 3, Apalikov 4, Mikhaylov 11, Sivozhelez 5, Obmoachev (L); Berezhko 6, Kolodinsky . N.e. Demakov, Cheremisin, Babichev. All. Vladimir Alekno. ARBITRI: Mokry (Slovacchia) e Al Enezy (Kuwait).DURATA SET: 20’, 27’, 22’; tot 1h 10’.


NOTE: 1.050 spettatori. Trentino Diatec: 10 muri, 6 ace, 13 errori in battuta, 1 errori azione, 76% in attacco, 71% (43%) in ricezione. Zenit Kazan: 1 muro, 3 ace, 7 errori in battuta, 7 errori azione, 38% in attacco, 69% (52%) in ricezione.


 


Anche nell’edizione 2012 del Mondiale per Club la Trentino Diatec potrà difendere sino in fondo il titolo iridato che detiene da tre anni a questa parte. La storia si ripete: come accaduto nel 2011, la formazione gialloblù ha infatti avuto ragione per 3-0 questo pomeriggio in Semifinale dello Zenit Kazan, squadra Campione d’Europa in carica.


La rivincita rispetto al ko che mise la parola fine sull’egemonia continentale della Trentino Diatec è stata dunque servita in tre set, quelli necessari alla formazione di Stoytchev a superare la compagine russa grazie ad una vera e propria prova di forza. E’ la settima finale internazionale della storia della Società trentina, che si giocherà domani sera, venerdì 19 ottobre alle ore 18 italiane, contro la vincente fra il Belchatow e il Cruzeiro.


 


Il pass per la partita più importante dell’anno è arrivato attraverso la qualità del gioco che per lunghi tratti la squadra di Stoytchev aveva già mostrato martedì pomeriggio nell’ultima gara della prima fase con il Sada: attacco (76% di squadra), muro (10 block) e difesa sono stati di un’efficienza impressionante, mettendo ben presto in risalto i limiti del Kazan. Frastornati dalla partenza sprint dei gialloblù, i russi hanno provato a replicare nel secondo parziale (l’unico combattuto, almeno sino al 20-20) ma sono andati nella buca nella fase decisiva non risalendo più. Ad annichilire le speranze di finale dei Campioni d’Europa sono stati le percentuali del trio di palla alta, la regia ordinata e fantasiosa di Raphael (un solo muro subito da Trento in tutta la gara) e la precisione quasi ossessiva in tutti i fondamentali (un solo errore a rete, primo tempo out di Birarelli, in tutta la gara). Fra i singoli, da elogiare in particolar modo la prova di Stokr, eccezionale proprio nella sua centesima partita in gialloblù (82% in attacco), la costanza di Kaziyski e Juantorena, la presenza di Djuric e Birarelli a muro (5 block, spesso in momenti decisivi) e la perfetta ricezione di Bari (100%).


 


La cronaca del match. Le squadre si presentano alla sfida senza sorprese dell’ultimo minuto: Stoytchev schiera esattamente la stessa formazione di un anno prima con le diagonali Raphael-Stokr, Kaziyski-Juantorena, Djuric-Birarelli, Bari libero; Alekno risponde con Vermiglio al palleggio, Mikhaylov opposto, Sivozhelez e Anderson in posto 4, Abrosimov e Apalikov al centro, Obmoachev libero. A partire più convinta è Trento, o meglio, è Matey Kaziyski, che rifila subito due muri in faccia a Mikhaylov e poi firma in contrattacco il 5-3. Il Kazan va però veramente nella buca solo dopo il primo time out tecnico, con Juantorena, Stokr (in attacco) e Birarelli (ancora a muro) che trasformano l’8-5 in 11-5. I russi corrono ai ripari (dentro Berezhko per Anderson) ma le cose non migliorano perché la manovra di gioco è fin troppo fallosa: un errore di Apalikov e poi il successivo di Sivozhelez consegnano addirittura il +7 (16-9). Una magia di Raphael e un altro attacco vincente dell’opposto ceco allargano ulteriormente il divario (18-9). Da lì in avanti le squadre pensano solo ad arrivare al cambio di campo il prima possibile (20-10, 22-11), con Jan ancora protagonista verso il 25-14 finale.


Alekno cambia le carte in tavola nel secondo set, lasciando in panchina Vermiglio (al suo posto già nel finale del precedente c’è Kolodinsky) e offrendo fiducia a Berezhko. L’equilibrio dura però solo fino al 4-4, poi un muro di Raphael e un contrattacco di Juantorena permettono a Trento la prima accelerazione (7-4). Lo Zenit prova a rialzare la testa con Mikhaylov (8-7), ma è di nuovo Juantorena (ace dell’11-9) a suonare la carica. Djuric mura Sivozhelez per il +3 (14-11), ma i russi replicano ancora con l’opposto e con un ace di Abrosimov che vale il 16-16. Sul 20-20 il break gialloblù: errore di Sivozhelez e muro di Djuric per il 23-20. Time out di Alekno, ma alla ripresa un altro muro di Djuric e una accompagnata fischiata ad Abrosimov fanno 25-20 e 2-0.


L’onda lunga dello sprint bruciante nel finale di parziale precedente si fa sentire anche in avvio di terzo periodo, in cui è Stokr (attacco ed ace) a lasciare il primo graffio (5-2). Alekno corre ai ripari, inserisce Vermiglio che però può poco contro il killer instict di Juantorena (altri due break point in attacco, 10-4). Sull’11-7 rientra in campo anche Anderson, ma i Campioni del Mondo non concedono sconti, viaggiano verso la quarta finale consecutiva a suon di break point (15-8, 17-11) e con un Juantorena ancora sopra le righe: nuovo 25-14 e 3-0.


 


Sono ovviamente molto felice e soddisfatto per la vittoria, ma il passivo forse è stato troppo pesante per i nostri avversari  ha analizzato nel post partita Radostin Stoytchev –. Per lunghi tratti il Kazan ci ha messo in difficoltà, noi siamo stati bravi a trovare le giuste contromosse e a rimanere sempre con la testa su ogni singola azione. Evitando cali di concentrazione è stato tutto più semplice ma dobbiamo fare la stessa cosa anche ora, in funzione della Finale. Daremo il massimo per vincere un altro titolo, partendo però dal presupposto che quello che abbiamo dimostrato oggi in campo non conta giù più”.


 


Sabato 13 ottobre 2012


Sada Cruzeiro (BRA) – Tigres de UANL (MEX) 3-0 (25-17, 25-13, 25-18)


PGE Skra Belchatow (POL) – Zamalek Sporting Club (EGY) 3-0 (27-25, 25-19, 28-26)


Trentino Diatec (ITA) – Al Rayyan (QAT) 3-2 (22-25, 25-18, 23-25, 25-17, 15-9)


Domenica 14 ottobre 2012


Al Arabi (QAT) – Zenit Kazan (RUS) 1-3 (22-25, 22-25, 31-29, 18-25)


Trentino Diatec (ITA) – Tigres de UANL (MEX) 3-0 (25-15, 25-15, 25-20)


Sada Cruzeiro (BRA) – Al Rayyan (QAT) 3-1(25-20, 23-25, 25-16, 25-22)


Lunedì 15 ottobre 2012


Al Arabi (QAT) – Zamalek Sporting Club (EGY) 3-0 (25-19, 25-16, 25-20)


Zenit Kazan (RUS) – PGE Skra Belchatow (POL) 2-3 (25-21, 23-25, 25-17, 19-25, 10-15)


Martedì 16 ottobre 2012


Trentino Diatec (ITA) – Sada Cruzeiro (BRA) 3-2 (25-23, 24-26, 26-24, 19-25, 21-19)


Al Rayyan (QAT) – Tigres de UANL (MEX) 3-0 (25-13, 25-17, 25-18)


Mercoledì 17 ottobre 2012


Zenit Kazan (RUS) – Zamalek Sporting Club (EGY) 3-0 (25-13, 25-19, 25-14)


PGE Skra Belchatow (POL) – Al Arabi (QAT) 3-1 (25-17, 25-17, 16-25, 25-17)


 


Classifica


(tra parentesi, set vinti e persi)


Pool A: 1. Trentino Diatec 7 (9-4), 2. Sada Cruzeiro 7 (8-4), 3. Al Rayyan 4, 4. Tigres de UANL 0


Pool B: 1. PGE Skra Belchatow 8, 2. Zenit Kazan 7, 3. Al Arabi 3, 4. Zamalek Sporting Club 0


 


Le prossime gare


Giovedì 18 ottobre 2012


ore 18.00: PGE Skra Belchatow – Sada Cruzeiro Diretta Sportitalia 2


Venerdì 19 ottobre 2012


ore 14.00: Finale terzo posto


ore 18.00: Finale per il titolo mondiale 2012 Diretta Sportitalia 2


 


Gli orari riportati sono quelli italiani (il fuso orario di Doha in questo periodo dell’anno è + 1)