NGM Mobile Santa Croce-Edilesse Conad Reggio Emilia 3-2 (25-23, 25-20, 15-25, 21-25, 15-10)
NGM Mobile Santa Croce: Candellaro 8, Masini, Cetrullo 20, Bertoli 1, Lizala, Snippe 16, Parusso 1, Tosi (L), Garnica 1, Bonami (2° L) ne, Hrazdira 20, Baldaccini 12. All. Bertini
Edilesse Conad Reggio Emilia: Luppi 8, Bakumovski ne, Orduna 2, Paoletti 26, Tondo 13, Dall’Olio, Goi, Inserra 3, Ippolito 20, Peli (L), Valenti ne, Tagliavini ne, Vecchi ne. All. Conte
Arbitri: Chimento e Piubelli
Durata: 28’, 27’, 25’, 29’, 15’. Tot. 2h04’
Note Santa Croce: ace 7, service error 18, muri 5, ricezione 70%, attacco 54%.
Note Reggio Emilia: ace 3, service error 11, muri 12, ricezione 49%, attacco 50%.

Per un punto a Santa Croce avreste firmato? Crediamo di sì…
Per un punto a Santa Croce senza Barbareschi, Bigarelli e Bakumovski e con il solo Ippolito a disposizione in banda avreste firmato? Altrochè…
L’Edilesse Conad s’inventa la gara del coraggio e della determinazione, andando a strappare un preziosissimo tie-break sul campo della NGM Mobile degli ex Hrazdira, Garnica e Candellaro, dopo essere stata capace di rimontare uno svantaggio di due set e con… Alessandro Tondo nel ruolo di banda.
Nell’emergenza totale dei posti 4 gialloneri, dopo che ai problemi fisici di Bigarelli (mononucleosi) e Bakumovski (stiramento alla coscia) si è aggiunto pure lo stop a Giorgio Barbareschi, infortunatosi al polpaccio in questa maledetta stagione nella quale la dea bendata proprio non ne vuole sapere di stare dalla parte della formazione di Conte.
Il tecnico argentino allora s’inventa il talento puro nativo di Lecce (lo ricordiamo, ha solo 20 anni) nel ruolo di martello, dopo che Alessandro aveva già ricoperto il ruolo di opposto e centrale.
La risposta di Tondo è da applausi, con 13 punti e il 56% dei palloni messi a terra, così come è da applaudire la prova di tutti gli interpreti gialloneri.
Sì, perché non era facile reagire dopo aver perso in volata il primo parziale (25-23) e aver ceduto anche nel secondo (25-20) ad una Santa Croce spinta da Hrazdira (20 punti per il ceco così come per Cetrullo).
La risposta dell’Edilesse Conad arriva chiara e forte, l’uomo che la trascina nell’ennesima “remuntada” è Matteo Paoletti, che sbatte per terra 26 palloni (con 6 muri vincenti…) e fa impazzire le “tigri giallonere”, accorse in massa al Pala Parenti per sostenere la propria squadra.
I ragazzi di Conte dominano il terzo set, chiuso con un nettissimo 15-25, e dopo essere finiti sotto anche di 3 lunghezze (10-7) nel quarto, ribaltano di nuovo tutto portando la gara al tie-break con Ippolito (20 punti col 57% in attacco) sugli scudi: 21-25 e si va al quinto set.
C’è anche Ricky Goi a dare un aiuto importante in seconda linea per la fase di ricezione, ma non basta per fermare Santa Croce nel quinto set.
I lupi partono a razzo (7-2), la risposta giallonera è tardiva e la chiusura 15-10 è più che netta.
E’ un punto d’oro, ricordando sempre l’emergenza totale, anche se la vittoria di Atripalda a Città di Castello allontana i campani a +3 su una Edilesse Conad che aumenta a 2 lunghezze il vantaggio su Cantù, ultima della classe.
E sabato prossimo al Pala Bigi arrivano proprio i brianzoli, pensate un po’…